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Intelligenza artificiale: occhiali da sole con riconoscimento facciale

Uno scenario del genere probabilmente prima d’ora era stato visto solo nelle serie tv e film distopici, prima della notizia giunta dalla Cina. La Polizia locale infatti, ha in dotazione una nuova arma: si tratta di un paio di occhiali da sole che al loro interno includono un sistema di riconoscimento facciale per la sorveglianza della folla, unità mobili di riconoscimento facciale montate sugli occhiali. La Cina è già un leader globale nell’implementazione di tecnologie di sorveglianza all’avanguardia basate sull’intelligenza artificiale. I dispositivi mobili potrebbero ampliare la portata di tale sorveglianza, consentendo alle autorità di sbirciare in luoghi in cui le telecamere fisse non eseguono la scansione e di rispondere più rapidamente.

Secondo i resoconti dei media locali, gli occhiali sono stati testati nelle stazioni ferroviarie della “mega città emergente” di Zhengzhou, dove verranno utilizzati per scansionare i viaggiatori durante l’imminente migrazione del nuovo anno lunare. Questo è un periodo di viaggi di vacanza estremamente intensi, spesso descritto come il più grande evento di migrazione umana sulla Terra, e la polizia dice che gli occhiali da sole sono già stati usati per catturare sette sospetti ricercati nei casi più importanti, così come 26 individui che viaggiano sotto false identità.

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L’ultimo modello tecnologico della Cina

Gli occhiali da sole sono l’ultimo componente del fiorente stato tecnologico di sorveglianza della Cina. Negli ultimi anni, il paese ha riversato risorse in varie tecnologie di tracciamento avanzate, sviluppando l’intelligenza artificiale per identificare gli individui e pedinarli digitalmente attorno alle città. Una stima suggerisce che il paese avrà più di 600 milioni di telecamere CCTV entro il 2020, con le startup tecnologiche cinesi che le equipaggiano con funzionalità avanzate come il riconoscimento dell’andatura.

Secondo un rapporto del Wall Street Journal, gli occhiali da sole utilizzati a Zhengzhou sono costruiti dalla LLVision Technology Co. di Pechino. L’amministratore delegato dell’azienda, Wu Fei, ha dichiarato alla LLVision che la polizia locale ha sviluppato la tecnologia per soddisfare le loro esigenze.

Una sfida per il software di riconoscimento facciale è che si scontrano quando si utilizzano telecamere CCTV, perché l’immagine è sfocata e quando si identifica un target potrebbero essere già passati. Gli occhiali da sole, al confronto, hanno dato alla polizia “la possibilità di controllare ovunque”, dice Wu. “Realizzando occhiali da indossare, con l’intelligenza artificiale sul lato anteriore, si ottiene un feedback immediato e accurato. E decidere subito quale sarà la prossima interazione”.

cina-occhiali-tecnologiaCome funzionano gli occhiali da sole 

LLVision afferma di essere in grado di riconoscere individui da un database pre caricato di 10.000 sospetti in soli 100 millisecondi, ma avverte che i livelli di accuratezza nell’utilizzo reale possono variare a causa del “rumore ambientale”.

Il dispositivo contiene un database sempre aggiornato con le foto segnaletiche e i dati identificativi dei ricercati: se il volto inquadrato dalle telecamere combacia con uno di quelli contenuti nel registro dei cattivi, il sistema informa l’agente e gli fornisce tutte le informazioni sul sospettato così che possa intervenire in sicurezza.
Gli occhiali intelligenti costano circa 500 euro al paio e, secondo quanto dichiarato dall’azienda, stanno sollecitando l’interesse anche di altri governi tra cui Stati Uniti e Giappone.

Un dispositivo che preoccupa?

La flessibilità di un dispositivo come questo è preoccupante per i difensori della privacy, i quali affermano che la nuova tecnologia di sorveglianza viene implementata senza un’adeguata supervisione, offrendo considerevoli nuovi poteri ai governi. Ciò è particolarmente vero in Cina, dove le forze dell’ordine possono seguire e sorvegliare i cittadini con completa libertà. William Nee, ricercatore cinese presso Amnesty International, ha dichiarato a WSJ : “Il potenziale di offrire agli agenti di polizia individuali la tecnologia di riconoscimento facciale in occhiali da sole potrebbe rendere lo stato di sorveglianza della Cina ancora più onnipresente”.

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