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Iran, l’ultimo messaggio del giovane condannato a morte è da brividi

Iran, il 23enne Majidreza Rahnavard lancia un messaggio impensabile prima delle proteste, in attesa di essere impiccato: “Non leggete il Corano, suonate musica”.

Majidreza Rahnavard

“Non pregate, non leggete il Corano, ma suonate musica allegra”. Queste le ultime volontà espresse dal 23enne Majidreza Rahnavard, manifestante iraniano condannato a morte, del quale il governo iraniano ha ance voluto diffondere le immagini dell’impiccagione.

Volontà espresse con gli occhi già bendati, pochi istanti prima di essere impiccato.

Tanti giovani iraniani che vivono sotto la legge autoritaria degli Ayatollah contro cui è esplosa da mesi la rivolta dei giovani la pensano come lui.

La rivolta prosegue e il potere di Teheran da poco più di una settimana ha annunciato di volere usare il pugno duro anche contro i manifestanti e i criminali comuni.

Il primo a essere impiccato è stato Mohsen Shekari, l’8 dicembre, il secondo proprio Majidreza Rahnavard, il 12 dicembre.

I tribunali penali hanno fatto sapere di aver emesso in totale undici condanne capitali, tutte contro manifestanti che sono scesi in strada dopo l’assassinio di Mahsa Amini.

Gli attivisti, però, contestano queste cifre, asserendo che si tratti di un numero ben più alto.