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Italia, tragedia in stazione: si getta sotto un treno. “Aveva ammazzato un maresciallo” 

Un fatto drammatico ha colpito la comunità di Trepuzzi, in provincia di Lecce, dove un uomo di 76 anni ha perso la vita dopo essere stato investito da un treno in circostanze che fanno pensare a un gesto volontario. L’episodio, avvenuto nelle prime ore del mattino, ha lasciato sgomenti i presenti e causato disagi alla viabilità ferroviaria.

Il tragico evento ha paralizzato per ore la circolazione sulla linea, creando notevoli problemi ai pendolari. L’accaduto ha destato profondo dolore e turbamento nella popolazione locale.

Ricostruzione dell’incidente

La tragedia si è consumata presso la stazione di Trepuzzi. La vittima, identificata come G.S., un 76enne residente nella zona, si è presentata in bicicletta. Dopo aver chiesto ad alcuni passeggeri se il treno diretto a Bari fosse già transitato, si è poi diretto nella direzione opposta, verso Lecce. In un momento apparentemente meditato, è sceso dalla bicicletta e si è posizionato sui binari. Nonostante i tentativi disperati del macchinista di fermare il convoglio, con segnali acustici ripetuti e frenata d’emergenza, l’urto è stato inevitabile e fatale.

Il macchinista, in una situazione di grande stress, ha tentato ogni possibile azione per evitare l’impatto, ma senza successo. L’uomo è deceduto sul colpo. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia Ferroviaria e personale sanitario del 118, che hanno constatato il decesso e avviato gli accertamenti del caso.

Conseguenze sulla linea ferroviaria

La tragedia ha provocato un blocco totale della circolazione sulla tratta interessata per diverse ore, con numerose cancellazioni e ritardi. I disagi per i viaggiatori sono stati rilevanti, ma la sicurezza e le indagini hanno avuto la precedenza. Solo nel primo pomeriggio la linea è stata riaperta progressivamente, ripristinando gradualmente la normale operatività.

Chi era la vittima: un passato segnato da un grave episodio

Con il progredire delle indagini, è stata confermata l’identità dell’uomo: G.S., coinvolto in un fatto criminale risalente agli anni ’70. Nel 1976, all’età di 27 anni, partecipò a una rapina in una banca di Santeramo in Colle, provincia di Bari. Durante la rapina, il gruppo si scontrò con le forze dell’ordine e venne ucciso il comandante della stazione, il maresciallo Vincenzo Ranieri. G.S. fu arrestato, processato e condannato per omicidio, scontando diversi anni di carcere. Questo passato complesso aggiunge una dimensione particolare a un evento già di per sé tragico.

La notizia della morte per suicidio ha profondamente colpito la comunità di Trepuzzi, non solo per la drammaticità del gesto ma anche per la storia personale dell’uomo. La vicenda ha acceso riflessioni importanti su temi delicati quali la salute mentale e il peso di un passato difficile. In momenti come questo, emerge con forza l’importanza di offrire supporto a chi vive situazioni di sofferenza, anche quando il dolore è nascosto dietro storie complesse.

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