Non sono finiti i guai per la Juventus. Dopo i 15 punti di penalizzazione in classifica inflitti al club bianconero di Torino, oggi sono state pubblicate le motivazioni della sentenza del processo plusvalenze a carico della Juve con cui la Corte di appello federale della Figc (Caf) spiega di aver ammesso la richiesta della Procura di revocazione, dopo che nello scorso aprile era avvenuto il proscioglimento in primo grado.
>>>>> “Juventus in Serie B”: si scatena il panico tra i tifosi bianconeri

Le motivazioni della sentenza plusvalenze
“Di fronte ad un quadro dei fatti radicalmente diverso per l’impressionante mole di documenti giunti dalla Procura della Repubblica di Torino che ha evidenziato l’intenzionalità sottostante all’alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori. – si legge nelle motivazioni della sentenza contro la Juventus – Il fatto nuovo che prima non era noto è proprio l’avvenuto disvelamento della intenzionalità sottostante all’alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori”.

“Il fatto nuovo, come è stato efficacemente sottolineato dalla Procura federale, è l’assenza di un qualunque metodo di valutazione delle operazioni di scambio. E, invece, la presenza di un sistema fraudolento in partenza (quanto meno sul piano sportivo) che la Corte federale non aveva potuto conoscere. E alla luce del quale la decisione deve essere diversa da quella qui revocata. – si legge ancora nelle motivazioni della sentenza plusvalenze – Un quadro fattuale, quello appena citato, dimostrato dalle numerose dichiarazioni (derivanti dalle intercettazioni), dai documenti e dai manoscritti di provenienza interna alla FC Juventus spa e che hanno tutti una natura essenzialmente confessoria”, conclude la Caf.