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Kabul, madri disperate lanciano i figli al di là del filo spinato: “Portateli via”

Scene drammatiche, toccanti, quelle che continuano ad arrivare dall’Afghanistan, dove una parte della popolazione cerca disperatamente di fuggire verso Occidente, terrorizzata di fronte all’avanzata dei talebani. Con donne che implorano i militari di lasciarle partire, urlando che altrimenti subiranno stupri e violenze. E con alcune madre che sono arrivate al più disperato dei gesti: lanciare i propri figli oltre le recinzioni, verso i soldati, sperando che li portino via.

Kabul, madri disperate lanciano i figli al di là del filo spinato: "Portateli via"

A raccontare l’accaduto è stato l’invicato dell’Independent Kim Sengupta, che ha raccolto le testimonianze di un aviatore britannico: “Le madri erano disperate, i talebani le picchiavano. Si sono messe a gridare, ‘salvate il mio bambino’, e ci hanno gettato i figli. Alcuni sono caduti sul filo spinato della recinzione. Quello che è successo è terribile. Alla fine della notte non c’era un uomo tra di noi che non stesse piangendo”.

Il giornalista ha descritto le violenze scoppiate in prossimità dell’Hotel Baron, nelle vicinanze dell’aeroporto, diventato il punto focale in cui si riuniscono gli afghani che cercano di ottenere un posto in un volo verso la Gran Bretagna. “Un punto in cui combattenti talebani si trovano a pochi metri dai parà e dalle forze speciali britanniche, separati da barriere di filo spinato e da una barricata di veicoli militari”.

Quando si sono trovate di fronte i talebani, armati di bastoni e decisi a farle indietreggiare, le donne hanno così tentato disperatamente di gettare i figli oltre i punti di sbarramento, verso i militari britannici, sperando fossero pronti a prenderli. Qualcuno, purtroppo, è caduto sul filo spinato, con conseguenze drammatiche.

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