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“Cosa devi e cosa puoi dire”. Spunta il kit per i deputati grillini: Casaleggio is watching you

Ritrovato a Montecitorio un documento fondamentale per capire come funziona la mostruosa macchina della comunicazione messa in piedi dalla Casaleggio associati, Rocco Casalino e dall’ufficio stampa del Movimento 5 Stelle. Un mix di indottrinamento, suggerimenti per post, interviste, apparizioni televisive, spiegazione dei provvedimenti “caldi” e consigli per attaccare l’opposizione. Ma non solo.

Risulta che l’alleato Matteo Salvini è uno dei bersagli del piccolo dossier. Sei pagine fitte di propaganda grillina, studiata nei dettagli. Bignamino per parlamentari, amministratori locali, candidati, ministri e sottosegretari. Ci sono tutti i temi di attualità: Carige; Tasse; Enti Locali; Referendum propositivo; Trivelle; Tav; Ires terzo settore; Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza; Europee…

Per chiudere, l’annosa spina nel fianco del Movimento: Buche-Roma-Esercito. Anche in una settimana con il Parlamento a mezzo servizio (la Camera ha riaperto ieri, il Senato è ancora inattivo, ma si sa che questo è il governo del cambiamento: camera e senato non servono), con l’arresto di Cesare Battisti a monopolizzare la grancassa governativa, si può notare come questo prontuario influenzi le scelte di comunicazione dei grillini. Basta un giro sulle agenzie di stampa e su Facebook.

In molti casi scatta una vera “operazione pappagallo”, con i portavoce a 5 stelle che rilanciano i contenuti del prontuario quasi alla lettera. La Lega, in queste pagine, non sembra il partner di governo. “Forse sarebbe il caso – si legge al punto Trivelle – che il Carroccio si ricordasse del fatto che fino all’altro ieri Salvini indossava le magliette ‘no trivellazioni’ e faceva campagna per il No al referendum. Ora cosa è successo?”.

Il Grande Fratello Casaleggio scrive: “Siamo coerenti con la nostra linea di sempre e blocchiamo 36 trivellazioni”. Sulla Tav bisogna battere il ferro caldo dei 20 miliardi di spesa (anche se sono in realtà, per la parte italiana, 4,6), di “opera inutile” a fronte delle opere “utili” che sono quelle delle piccole infrastrutture, della messa in sicurezza. E l’Alta velocità deve andare verso Sud. Si legge ancora nel documento: “Non è stato scavato nemmeno un centimetro del tunnel di base e chi dice il contrario o non sa nulla o mente per coprire altri interessi”. Ripetere, ripetere, ripetere.

Bisogna poi anche attaccare Renzi, ovvio. Colpisce come i dettami della Casaleggio siano applicati dai parlamentari grillini. Il 12 gennaio alle 19,47 Carla Ruocco, presidente della commissione Finanze, posta la sua posizione sulle banche: “Nessun regalo ai banchieri, abbiamo salvato i risparmiatori. E se lo Stato mette del capitale in Carige la banca deve diventare pubblica”. È quello che si legge nel bignamino, preciso preciso.

Sempre il 12 la deputata campana Conny Giordano, vicina a Di Maio, usa Facebook per attaccare la Tav: “Piuttosto che investire miliardi di euro per la Torino-Lione, pensiamo prima a collegare il Sud al resto d’Italia! #NoTav Torino-Lione. Sì alle opere utili”. Esattamente ciò che dice l’ufficio comunicazione nel suo prontuario settimanale.

E ancora: la candidata alle regionali in Abruzzo Sara Marcozzi esegue: “Matteo Salvini ha cambiato idea e si è dichiarato a favore delle trivelle. Questo è il centrodestra abruzzese”. Giorgio Bertola, candidato governatore in Piemonte, si mette in scia e promette che i soldi risparmiati sulla Tav rimarranno nella regione: “Investiremo in trasporti, scuole e sanità”. Come recita il bignamino. Il capogruppo alla Camera Francesco D’Uva insiste sulla scarsa utilità della Torino-Lione e punta su altre opere.

Lo stesso fa Mauro Coltorti, presidente della commissione Lavori pubblici del Senato. “Le opere che servono sono il più delle volte piccole, diffuse”. Le opere utili, possibilmente nelle sua regione, le Marche, perché i politici pensano ai voti. Anche i 5 stelle. Insomma, ecco a voi cosa intende il Movimento 5Stelle con “uno vale uno”, “democrazia diretta”, “democrazia 2.0” e tutte le altre ca…stronerie.

 

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