La Chiesa ortodossa russa sarebbe furiosa con Papa Francesco. Sotto accusa le parole pronunciate dal Pontefice romano durante una recente intervista al Corriere della Sera parlando dell’incontro in videoconferenza avuto il 16 marzo scorso con il suo ‘collega’ moscovita. Bergoglio ha dichiarato che il Patriarca Kirill “non può trasformarsi nel chierichetto di Putin”. Affermazione alla quale, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass, i vertici della Chiesa ortodossa avrebbero reagito in modo molto stizzito.
“Ho ascoltato Kirill e gli ho detto: di questo non capisco nulla. – così Papa Francesco racconta al Corriere l’incontro avuto con il Patriarca russo – Noi non siamo chierici di Stato. Non possiamo utilizzare il linguaggio della politica, ma quello di Gesù. Siamo pastori dello stesso santo popolo di dio. Per questo dobbiamo cercare la via della pace, far cessare il fuoco delle armi. Il Patriarca non può trasformarsi nel chierichetto di Putin”, conclude attaccando il Pontefice.
Parole che, secondo la Tass, non sarebbero piaciute affatto ai vertici della Chiesa ortodossa. “Papa Francesco ha travisato la conversazione avuta con il Patriarca Kirill. – avrebbe dichiarato il dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca – È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione”.
“Dichiarazioni del genere difficilmente contribuiranno all’instaurazione di un dialogo costruttivo tra le chiese cattolico romana e ortodossa russa, che è particolarmente necessario in questo momento”, conclude il Patriarcato che comunque mantiene una porta sempre aperta con i cugini romani. “Noi non vogliamo combattere nessuno. La Russia non ha mai attaccato nessuno. Sorprendentemente, un Paese grande e forte non ha mai attaccato nessuno, ha solo protetto i suoi confini”, dichiara intanto Kirill.
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