
C’è chi ha confermato, chi ha sorpreso, e chi ha fatto le valigie. L’estate 2025 si avvicina, e con lei la domanda che tutti si fanno: dove andare al mare? La risposta, come ogni anno, arriva con l’elenco delle Bandiere Blu, il riconoscimento che premia le località costiere (e lacustri) più virtuose d’Italia per qualità dell’acqua, servizi, sostenibilità e bellezza.
Questa volta sono 246 i comuni premiati e 487 le spiagge promosse, con 15 new entry e 5 esclusioni che potrebbero far brillare o sbiadire il tuo lido del cuore.

Tra le novità assolute, fanno il loro ingresso in classifica nomi interessanti come San Teodoro (Sardegna), Formia (Lazio), Margherita di Savoia (Puglia), Marciana Marina (Toscana) e Torino di Sangro (Abruzzo). Località amate, sì, ma ora anche ufficialmente certificate “mare top”.
Chi invece saluta il vessillo – e magari dovrà fare i compiti a casa – sono Capaccio Paestum, Lipari, Ispica, San Maurizio d’Opaglio e Ceriale. L’acqua resta bella, certo. Ma la Bandiera Blu non è (solo) questione di panorama.

Per ottenere (e mantenere) la Bandiera Blu, non servono tramonti da cartolina: serve una gestione seria. Dalla qualità dei servizi igienici alla raccolta differenziata, dalle piste ciclabili all’accessibilità in spiaggia per tutti, ogni località viene analizzata secondo 32 parametri aggiornati di anno in anno. E da quest’edizione, anche con un nuovo Piano di sostenibilità ambientale valido fino al 2027.
Tradotto: vuoi il bollino blu? Devi pensare anche al clima, non solo agli ombrelloni.Quest’anno, poi, c’è una novità che ha cambiato le carte in tavola: ogni comune ha dovuto presentare un Piano d’Azione per la Sostenibilità, roba da tre anni minimo. Mobilità green, lotta al cambiamento climatico, spazi verdi veri, e non solo rotonde piene di ghiaia. Un piano serio, insomma, o niente Bandiera.
Chi guida la Classifica
La Liguria resta la regione col maggior numero di località premiate (33), ma il Sud continua a scalare: la Puglia arriva a 27 comuni, la Calabria a 23, la Campania e le Marche si attestano a 20. Seguono Toscana (19), Sardegna e Abruzzo (16), Sicilia (14), Lazio (11). Il Nord tiene, ma è il Mezzogiorno a stupire per crescita e qualità.
E attenzione anche ai laghi: sono 22 le località lacustri premiate. Quindi sì, potresti trovarti una Bandiera Blu anche senza dover toccare la sabbia.
“Il vero segreto? Smettere di nascondere i problemi e iniziare a risolverli”, dice Claudio Mazza, presidente di FEE Italia. E in effetti, più che un premio, la Bandiera Blu è un patto: ti do visibilità, tu mi dimostri di meritartela.

Alla fine della storia, quello che conta è che il turista attento – quello che oggi vuole il bel mare ma anche i servizi, il rispetto per l’ambiente e magari una pista ciclabile per tornare in hotel – ha ora qualche dritta in più su dove andare.
In pratica: c’è la tua spiaggia?
Se vivi vicino a una delle coste premiate o hai già prenotato le ferie in una delle 15 new entry, sei a cavallo. In caso contrario… il mare è grande, e scegliere bene può fare la differenza tra una vacanza rilassante e una da dimenticare.
Quindi il consiglio è uno solo:
📍 Controlla l’elenco. Potresti avere una Bandiera Blu dietro casa e non saperlo.

Classifica regioni: Liguria in vetta, ma il Sud cresce
- Liguria resta in testa con 33 località (una in meno del 2024)
- Puglia cresce a 27 (+3), Calabria sale a 23 (+3)
- Campania e Marche confermano 20 bandiere
- Toscana e Sardegna a 19 e 16 rispettivamente, con un nuovo ingresso a testa
- Abruzzo e Lazio raggiungono quota 16 e 11
- Sicilia resta a 14 con due esclusioni e due new entry
- Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Veneto e altre regioni confermano numeri stabili
- Bandiere Blu sui laghi: 22, in calo rispetto all’anno scorso