Una battaglia che continua quella che vede al centro l’Ilva di Taranto, la società che si occupa della produzione e trasformazione dell’acciaio e che è al centro di una polemica senza fine, complessa tanto sul fronte politico quanto sotto l’aspetto delle conseguenze ambientali e sanitarie. Proprio in queste ore, a riaccendere la rabbia dei cittadini è stata la diffusione dei dati epidemiologici pubblicati dall’Ona Onlus che, a fronte della diffusione di patologie rilevata, ha chiesto al governo di intervenire e bonificare il sito. Un’analisi che anticipa nuovi ricorsi all’autorità giudiziaria.
A rilanciare i dati allarmanti è l’Osservatorio Nazionale Amianto, attraverso il suo coordinatore territoriale Giovanni Gentile che ha pubblicato dati altrettanto allarmanti registrati tra i soli cittadini che si sono rivolti all’associazione: 360 casi di cancro polmonare e mesotelioma, 85 tumori della vescica, 316 broncopatie e 201 asbestosi.Ilva, al via il processo. In aula il governatore Emiliano