I sovranisti hanno un nuovo nemico, che porta la tonaca ma simpatizza, peccato dei peccati, per quelle sardine scese in piazza a Reggio-Emilia per dire no all’avanzata di Salvini e della Lega. Si tratta di suor Giuliana Galli, ex vicepresidente della Compagnia di San Paolo, una delle più importanti fondazioni bancarie italiane, e oggi presidente della onlus Mamre che si occupa di mediazione culturale e dell’assistenza e sostegno a rifiugiati e donne vittime di violenza. 
Nonostante questi chiarimenti, la stampa vicina a Salvini si è scatenata al pari degli internauti: Libero ha parlato di una sinistra che si aggrappa “a suor sardina”, e ha definito Giuliana “la monaca che ama banche e rifugiati” e che ora si improvvisa militante “nelle piazze che odiano Salvini”. E ancora: “una Suora di establishment e di potere, si direbbe piuttosto, e per capirlo basterebbe ricordare a quale persona subentrò nel 2010 al vertice dell’istituto bancario torinese: Elsa Fornero”.
Insomma, la povera suor Giuliana, nonostante i tentativi di affrontare in punta di piedi la polemica, è subito stata messa alla berlina. Il tutto tra insulti degli utenti più maleducati e accuse di chi chiede ai religiosi di non fare politica. Gli stessi, guarda caso, che plaudivano però il cardinal Ruini per i suoi segnali di apertura al mondo della Lega. Suor Giuliana, invece di scendere in piazza, dovrebbe piuttosto pensare “al crocifisso tolto e al presepe calpestato” rimbrotta un utente. Tolto e calpestato da chi, al momento, non è dato saperlo.Carola Rackete, è tornata in Italia: “Lo devo a chi mi ha sempre sostenuta”