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La Lega in Campania era davvero al 3,3%: e il sondaggista ora minaccia querele al Carroccio

Quando era usciti i dati raccolti da Nando Pagnoncelli, sondaggista Ipsos, pubblicati dal Corriere della Sera, la Lega aveva fatto sfaceli, minacciando addirittura delle querele. Salvini non riusciva a credere a quei dati che lo davano al di sotto delle aspettative soprattutto in Campania, dove il Carroccio era inchiodato addirittura a un misero 3,3% o giù di lì. Tutto falsa, dicevano gli esponenti del partito dell’ex ministro dell’Interno. “Un tentativo di screditarci di fronte al quale potremmo anche procedere per vie legali”. E invece, col senno di poi, niente di più vicino alla verità di quei numeri.

In Campania, infatti, le urne sono state tutt’altro che benevole per Salvini. E ora lo stesso Pagnoncelli, l’uomo finito nel mirino del Capitano, ha risposto per le rime alle accuse attraverso le pagine del sito Destra di Popolo: “Stiamo ancora aspettando la querela da parte dell’onorevole Molteni e stiamo valutando iniziative nei confronti di quegli esponenti, che sui mezzi di informazione, ci hanno diffamato. Valuteremo quando riceveremo la richiesta di danni da parte della Lega, ammesso e non concesso che fosse rivolta a noi e non al Corriere”.Insomma il rischio è che, dopo aver minacciato querele mai arrivate per sondaggi poi tra l’altro risultati più veri che mai, sia ora il partito di Salvini a ritrovarsi nei guai, con i legali di Ipsos allo studio di possibili contromosse. La vicenda aveva visto in prima fila il fedelissimo di Salvini, Nicola Molteni, ex sottosegretario al Viminale e ora commissario nella regione Campania, che nelle scorse settimane avrebbe dato mandato all’avvocato Claudia Eccher, con la richiesta di querelare Pagnoncelli per quanto scritto il 29 agosto sul Corsera, quando aveva rilevato nella regione di De Luca, una Lega con il 3,3%, in forte arretramento rispetto alle Europee.Molteni, avrebbe addirittura chiesto un risarcimento da 500mila euro, accusando l’analista del Corsera di presentare dati “inverosimili”. Accuse ribadite dal collega di partito Claudio Borghi: “Pagnoncelli poverino svolge il lavoro per cui è pagato, ovvero inventare modi camuffati da sondaggi per danneggiare la Lega a favore del potere vigente”. Peccato che alla fine si sia rivelato tutto azzeccato. Con la Lega che ora, al danno, rischia di aggiungere una bella beffa.

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