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Salvini ride, Di Maio molto meno: i sondaggi piacciono solo a una metà del governo

La Lega continua dritta per la sua strada, confermando come una parte degli italiani sia ancora decisa nell’appoggiare Matteo Salvini e la sua avventura politica. Per i Cinque Stelle, invece, i sorrisi sono decisamente meno larghi. Questo dicono le ultime rilevazioni svolte da Ipsos, che vedono il Carroccio confermarsi stabilmente come primo partito del Paese nelle preferenze dei cittadini con un eloquente 37%. Un dato ancora più rilevante se si considera che alle ultime elezioni politiche, quelle del marzo 2018, la Lega si era fermata al 17,4%.

Da lì in poi un’ascesa costante per Salvini, entrato nel frattempo a far parte della coalizione di governo insieme a quei Cinque Stelle che, al contrario, hanno visto piano piano erodersi l’incredibile consenso che li aveva portati a emergere come vera forza dominante dalle urne. Da quell’incredibile 32,7%, il Movimento è andato pian piano scendendo fino all’attuale 22,3%, dato che fotografa la situazione di un partito sì in leggera ripresa rispetto agli ultimi sondaggi, ma con tanti problemi da risolvere.Resta ancora lontano dai Cinque Stelle il Pd di Zingaretti, che nelle scorse settimane aveva cullato il sogno di un clamoroso sorpasso spinto dall’entusiasmo figlio delle primarie. I dem si fermano al momento intorno al 18,7%, in leggera discesa rispetto alle scorse settimane. Non particolarmente rosea la situazione dentro Forza Italia: Berlusconi è fermo all’8,7%, al di sotto di quella soglia (il 10%) che qualora non fosse raggiunta alle prossime europee metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa del partito.In rialzo, infine, le quotazioni di Giorgia Meloni. Subito dopo le elezioni politiche, Fratelli d’Italia era andato incontro a una piccola crisi di consensi: oggi, invece, il partito è al 4,6%, il massimo nel suo recente passato. Segno di come abbia pagato l’avvicinamento costante a Salvini andato in scena nel corso delle ultime settimane, con una virata decisa ancora più a destra.

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