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La malattia di Giorgia Meloni, di cosa si tratta e quanto è grave

Giorgia Meloni ha cancellato la conferenza stampa di fine anno perché ha una malattia che la costringe al riposo al buio, gli otoliti. Il disturbo sarebbe in miglioramento, ma resta comunque molto fastidioso. Ecco di cosa si tratta secondo l’Istituto superiore della Sanità.
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Cosa sono gli otoliti e perché possono dare fastidi

Gli otoliti (dal greco oto, orecchio e lithos, pietra) sono delle piccolissime formazioni di ossalato di calcio. Sembrano sassolini e sono presenti sulle cellule che rivestono l’orecchio interno. Si tratta della parte dell’orecchio che si trova all’interno del timpano. Questo sistema costituisce il delicato apparato che permette di mantenere l’equilibrio e di orientarsi nel movimento e nella direzione.
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Nell’orecchio interno sono presenti strutture scavate nell’osso che contengono un liquido (detto endolinfa) e cellule dotate di ciglia, che rappresentano i sensori dell’equilibrio. Al di sopra di queste cellule poggia uno strato di otoliti che ad ogni movimento della testa stimolano le ciglia che, a loro volta, inviano al cervello l’informazione sulla variazione della posizione della testa.

Se gli otoliti si staccano dalla superficie cellulare e si muovono liberamente nei canali semicircolari dell’orecchio, le cellule ciliate vengono erroneamente stimolate, inviando al cervello una informazione alterata di movimento e provocando le vertigini. Quando si manifesta questa condizione si parla di vertigine posizionale benigna (VPB) o vertigine posizionale parossistica benigna (VPPB). La vertigine si definisce posizionale quando varia a seconda del movimento assunto.

Le terapie possibili secondo l’Istituto superiore della Sanità

Il trattamento della vertigine causata dal distacco degli otoliti prevede principalmente alcune manovre che consentono il riposizionamento in sede degli otoliti. Gli interventi chirurgici o l’assunzione di farmaci non sono quasi mai indicati, meglio il riposo e il monitoraggio, accompagnato da una fondamentale manipolazione medica mirata a riposizionare gli otoliti nella loro postazione di partenza.