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Meloni gela Salvini: “Io in Polonia? Dipende a fare cosa”

Giorgia Meloni in Polonia come Matteo Salvini? Per il momento la leader di Fratelli d’Italia non ci pensa proprio. Il rischio, altissimo, è quello di fare la stessa figuraccia in cui è incappato il leader della Lega, contestato per le sue passate dichiarazioni in favore del presidente russo Vladimir Putin. Se Salvini è finito nel tritacarne mediatico a causa della scena del sindaco ultranazionalista polacco che lo umilia mostrandogli la maglietta di Putin, la Meloni vorrebbe dunque evitarlo a tutti i costi.

Giorgia Meloni

“Io in Polonia? Dipende a fare cosa, non lo so”. Così Giorgia Meloni replica a chi le ricorda che Salvini ha dichiarato che gli piacerebbe se anche altri politici italiani andassero in Polonia al confine con l’Ucraina. La presidente di Fdi risponde ai cronisti a margine della lectio magistralis tenuta dal segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin.

“Qualcosa non torna tra quanto detto dal premier in Aula e quello che c’è scritto nei documenti del governo che lui presiede. – la Meloni attacca poi Draghi parlando di riforma del catasto – Lui dice che per la vicenda delle nuove stime catastali le tasse non torneranno. Ma come detto da Fratelli d’Italia in Aula nei documenti si parla di riequilibrio della tassazione. Qualcuno dovrebbe chiarire. Il governo che mette in dubbio la sua esistenza sull’approvazione delle nuove stime catastali. Allora qualcosa no torna, mi pare che le priorità siano altre”.

Poco prima, sempre durante la lezione di Parolin, anche Salvini torna sul caso Polonia. “Sono pronto a ripartire, a tornare lì nei prossimi giorni, spero in buona compagnia”, insiste il leader del Carroccio. Il riferimento alla “buona compagnia” riguarda gli altri politici italiani che, secondo lui, dovrebbero seguire il suo esempio. “Sono sconcertato per le polemiche. – si sfoga Salvini – Le uniche telecamere che ho incontrato in questi tre giorni sono quelle organizzate dal sindaco che aveva deciso di contestarmi. Noi non avevamo al seguito neanche un giornalista o mezza telecamera. Da papà ho visto in quei bimbi ucraini mia figlia di nove anni. Mi spiace ci siano quelli che hanno voglia di fare polemica. Io ho visto le lacrime di quei bambini, farò di tutto per portarli in Italia”, conclude.

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