L’ultimo giorno di incontri e conferenze al World economic forum di Davos, in Svizzera,si è concluso con una conferenza stampa del sindaco di Kiev, l’ex pugile Vitaliy Klitschko, che ha denunciato il “genocidio” che l’esercito russo starebbe compiendo in Ucraina. Spazio anche per l’intervento del cancelliere tedesco Olaf Scholz il quale ha rassicurato tutti sul fatto che “Putin non vincerà la guerra e non detterà la pace”. Parole che scatenano la reazione furiosa di un commentatore della tv di Stato russa che lo definisce “bastardo” e minaccia l’uso delle armi nucleari da parte di Mosca.
“Olaf Scholz ha annunciato che loro non possono accettare i termini dettati dalla Federazione russa. Chi diavolo sei, bastardo? – attacca il commentatore della tv russa – Pensi che accetteremo i tuoi termini? Prova a indovinare. Se non accetterai i nostri termini lo faremo con la forza. Scholz dovresti saperlo. Ragazzi, se ci costringete a usare le armi nucleari, noi non avremo altra possibilità. Quando arriverà li, bastardi, dubito che gli Stati Uniti attaccheranno la Russia. Non muoveranno un muscolo”, conclude.
Intanto, si registrano toni decisamente molto meno accesi nel corso della telefonata intercorsa tra Mario Draghi e Vladimir Putin. Anche se l’accordo per la pace in Ucraina sembra ancora lontano. “Se ho visto degli spiragli per la pace? La risposta è no. – spiega il premier italiano in conferenza stampa – Attenzione, è un tentativo che mi sono sentito di fare, senza alcuna certezza che possa andare a buon termine, ma potrebbe finire nel nulla”. Della questione di sbloccare i depositi di grano che si trovano nei porti ucraini “ne parlerò al Consiglio straordinario europeo. Non è esattamente su questo il summit ma credo farò una breve informativa”.
“Putin ritiene che la colpa della crisi alimentare sia delle sanzioni. Perché senza le sanzioni la Russia potrebbe esportare il grano. – precisa ancora Draghi – Ovviamente le sanzioni sono lì perché la Russia ha attaccato l’Ucraina. Durante la telefonata ha parlato quasi solo lui sul piano generale. Per me era importante vedere se si poteva sbloccare la questione del grano bloccato nei porti del mar Nero”, conclude.
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