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Salvini: “Complicato restare al governo se non taglia le tasse”

Matteo Salvini torna a picconare il governo Draghi. Il leader della Lega è ospite di Porta a Porta su Rai1 nella serata del 15 giugno. Il conduttore Bruno Vespa lo incalza con diverse domande sul risultato deludente delle elezioni comunali, sul suo viaggio a Mosca e, soprattutto, sulla tenuta del governo Draghi alla luce dei sempre più gravi mal di pancia delle forze politiche che lo sostengono.

Matteo Salvini

“Pentito di essere al governo? No. – così Salvini risponde a Vespa – In un momento di epidemia, con gli ospedali pieni e il presidente Mattarella che ti chiede se ci sei, io mi tolgo la casacca della Lega e mi tengo quella di italiano e dico sì. Poi se contavo di guadagnare voti, dico no e non li ho guadagnati. Se questo governo non taglia le tasse, non toglie la Fornero, non fa la pace fiscale dopo una pandemia e una guerra…o questo è un governo che taglia tasse oppure alla lunga è complicato starci. Noi peseremo il governo e l’incisività della Lega all’esecutivo su lavoro, tasse e pensioni”, minaccia il leader del Carroccio.

“L’accordo con Flavio Tosi a Verona lo farei domattina perché le mie simpatie non devono avere ricadute. – dice poi parlando del secondo turno delle elezioni comunali – Spero ci sia accordo di tutto il centrodestra quindi Sboarina con Tosi. Ho avuto screzi con Tosi ma voglio superare simpatie personali. A Verona il centrodestra ha il 60% ma è riuscito a dividersi in due pezzi. Conto di tornarci tra due settimane con un centrodestra unito”.  Per quanto riguarda le elezioni regionali in Lombardia nel 2023, invece, “l’obiettivo è che il centrodestra candidi una sola persona (tra Attilio Fontana e Letizia Moratti, ndr). Se decide di ricandidarsi Fontana, penso che l’intero centrodestra sosterrà il governatore uscente. Qui vedo una strada abbastanza delineata, anche se non voglio imporre nulla a nessuno”.

Inevitabile parlare anche del programmato e mai avvenuto viaggio a Mosca. “Avrei avvisato tutti se fossi partito per Mosca. Il solo annuncio ha aperto un pandemonio, come se andassi ad armare una guerra. Vado avanti con trasparenza e a testa alta, ma ci sono rimasto male. Umanamente, non politicamente”, conclude Matteo Salvini.

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