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M5S, Beppe Grillo non va a Roma: “Perché ci hai abbandonato?”

Beppe Grillo non va più a Roma e getta nel panico i fedelissimi di Giuseppe Conte rimasti nel M5S. Dopo l’addio al Movimento dato da Luigi Di Maio e da un’altra sessantina di parlamentari, tutti si aspettavano una discesa del fondatore nella Capitale per cercare di salvare almeno il salvabile. Secondo un retroscena pubblicato da Repubblica, però, Grillo avrebbe deciso di rinviare il viaggio perché sarebbe ancora troppo forte la sua delusione per quanto avvenuto. Meglio attendere dunque qualche giorno per far calmare le acque.

Beppe Grillo

“Il signor Grillo non c’è, è in vacanza in Sardegna, non andrà a Roma, rimarrà in Toscana”, dice la domestica della casa genovese di Beppe Grillo al cronista di Repubblica. La notizia del suo mancato viaggio a Roma verrà poi confermata ufficialmente qualche ora dopo. Alcune persone a lui molto vicine, che però preferiscono restare anonime, lo descrivono come “dispiaciuto” per l’addio di Di Maio. Ma, allo stesso tempo, il fondatore del M5S sarebbe “deluso e irritato” sia con il ministro degli Esteri che con il leader Conte.

“Beppe perché ci hai abbandonato?”, si chiedono allora i fedelissimi del ‘ex premier rimasti nel Movimento, evidentemente disorientati dal silenzio di Beppe Grillo. In realtà, sempre secondo la versione di Repubblica, il mancato arrivo del comico genovese a Roma sarebbe motivato dal fatto che la riunione fosse già prevista da diverso tempo. Conte e gli altri pentastellati, compreso Di Maio, avrebbero dovuto confrontarsi sul disastro elettorale subito alle recenti comunali e sul contratto da 300mila euro siglato per il supporto alla comunicazione del M5S fornito dal blog.

Ma l’addio di Di Maio ha fatto precipitare la situazione, convincendo Beppe Grillo a rinviare la riunione. “Beppe è umanamente dispiaciuto. Ma sta dalla parte del Movimento”, dichiara Giuseppe Conte poco dopo, forse con l’intenzione di dimostrare la vicinanza che esiste ancora tra lui e Grillo. “È furioso con Conte, gli ha messo in mano il Movimento e in un anno guardate che casino”, sospettano invece i dimaiani.

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