Indottrinamento gender: un’espressione non nuova per chi segue con attenzione l’attualità, e già in passato al centro di iniziative che avevano fatto discutere non poco come la messa al bando da parte del sindaco di Venezia Brugnaro di alcuni libri e gli allarmi lanciati in Lombardia, dove erano stati addirittura istituiti dei call center dedicati a denunciare proprio i casi “di gender”.
L’inizio di questa inarrestabile degenerazione? Secondo Boldini va ricercato nel ’68, quando le sinistre iniziarono il loro attacco alla famiglia, “che non a caso è diventata il nemico numero 1 dell’ideologia progressista volta ad annullare le differenze tra i sessi, a rendere inutile il ruolo di padri e madri, trasformandoli in genitore 1 e genitore 2”.
Insomma, in una società che “sta fortemente spingendo per trasformare in normalità avere due genitori omosessuali”, che vuole “l’utero in affitto” e via e via, Boldini chiede la rimozione dagli scaffali di libri potenzialmente pericolosi per i bambini. Tra questi “L’importante è che siamo amici” di Jessica Walton, che “propone la normalizzazione del cambio di genere nei bambini”.Nello specifico, a cambiare sesso è l’orsacchiotto di un bambino, in una storia che di base avrebbe l’intento dichiarato di far accettare le differenze ma a che a quanto pare, agli occhi della Lega, è inadatto ai più piccoli. Alla fine si è trovato un compromesso per evitare il pericoloso incidente diplomatico: il libro resta, ma spostato nello scaffale dei testi per ragazzi più grandi. Meno esposti, evidentemente, ai traumi derivanti dalla storia di un orsacchiotto.
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