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Ucraina, Travaglio accusa Draghi: “Va a ritirare la lista delle armi da inviare”

Marco Travaglio non perde mai occasione di attaccare Mario Draghi. Soprattutto quando è ospite di Lilli Gruber nello studio di Otto e mezzo. Anche durante l’ultima puntata del talk show di La7, il direttore del Fatto Quotidiano punta il dito contro il governo che, a suo dire, sarebbe succube degli Usa e della Nato. L’Italia invece dovrebbe smettere di inviare armi all’Ucraina allo scopo di far finire la guerra al più presto possibile.

Marco Travaglio e Mario Draghi

“Come italiani non contiamo niente, ma come europei dovremmo prendere finalmente atto del fatto che l’escalation porta a una guerra lunga. – mette subito in chiaro Travaglio – All’Europa non resta che spingere per un negoziato con un compromesso inevitabile che tenga conto della situazione del campo e prendere atto che questa guerra è cambiata”.

“Non possiamo vivere nel giorno della marmotta e ripetere tutti i giorni come se questo avesse risolto il problema che c’è un aggressore un aggredito. – insiste il direttore del Fatto – Questa escalation evidentemente porta alla seconda fase della guerra e anche alla seconda fase del nostro impegno. Io sono sempre stato contrario all’invio delle armi all’Ucraina perché pensavo che sarebbe servito a far durare di più la guerra. Adesso viene proclamato ufficialmente ai quattro venti dai responsabili degli Stati Uniti e ancora di più da Boris Johnson che queste armi servono a colpire la Russia nel suo territorio, per sconfiggere e fiaccare la potenza militare russa”, aggiunge Travaglio.

“È una guerra per procura, gli ucraini ci mettono i morti, noi siamo a 90 gradi, tanto Usa e GB non prendono le radiazioni. – affonda ancora il colpo Travaglio – Quando una classe dirigente come la nostra non sa cosa fare deve interpellare il suo faro che è la Costituzione che ci vieta di partecipare a guerre per risolvere controversie internazionali. Cosa altro è diventata questa guerra se non il tentativo di risolvere una controversia internazionale con le armi? Noi non lo dobbiamo e non lo possiamo fare, dobbiamo tirarci indietro: basta inviare armi. Draghi va a ritirare la lista delle armi da inviare. Il parlamento italiano non esiste più. Alleati? Li chiamerei padroni”, conclude.

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