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La pista ciclabile termina contro il muro della burocrazia, ma sui social ci pensa Willy il Coyote

Che succede quando una pista ciclabile, lunga giusto qualche decina di metri, termina contro un muro? Succede che interviene la fantasia, i social si scatenano e qualche utente dotato di maggiore ironia compone un fotomontaggio per applicare, alla fine del percorso senza sbocchi, un finto tunnel disegnato da Willy il Coyote per intrappolare Beep Beep. Come nei cartoni animati, tutto potrebbe anche finire con un sorriso. Ma nella realtà da ridere c’è ben poco, perché ci troviamo di fronte a uno dei tanti casi di assurda burocrazia che rendono l’Italia il Paese del grottesco.

Siamo a Moncalieri, a una manciata di chilometri da Torino: in via Papa Giovanni, in una porzione di strada privata a uso pubblico, il piano regolatore prevede che venga realizzata una pista ciclabile.

Ma quei pochi metri di corsia riservata alle biciclette sono circondati da aree private e senza espropri o senza la benevolenza dei padroni dei terreni, non si potranno prolungare.In ogni caso, l’iter per portare a compimento l’eventuale modifica durerebbe anni. E allora non resta che prenderla con ironia, per stemperare l’amarezza.

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