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La polizia scarica Salvini: “A quando il rinnovo del contratto degli agenti?”

Dalle divise allo scontro con gli agenti. Il Sindacato Italiano Lavoratori Polizia (Silp-Cgil) ha infatti pubblicato sul proprio sito un contatore che ricorda al governo italiano i 156 giorni passati dalla scadenza del contratto delle forze dell’ordine, un messaggio indirizzato a quel Matteo Salvini che nei mesi scorsi aveva più volte corteggiato i militari. 

Attraverso le pagine di Fanpage, il segretario generale di Silp, Daniele Tissone ha spiegato: “Noi vogliamo tenere alta l’attenzione, il 17 aprile siamo andati fuori dalle prefetture spiegando che qui si fanno tanti discorsi, in particolare il vicepresidente del Consiglio – Matteo Salvini – sui poliziotti, ma poi non sono stati rinnovati i contratti del pubblico impiego, tre milioni di persone, tra cui ci siamo anche noi, esattamente 315mila operatori tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria e tutto il mondo militare”.contratto è scaduto da 5 mesi “quindi abbiamo messo un contatore sul sito che ricorda e ringrazia il governo del fatto che questa grande attenzione poi è sfociata nella vacanza contrattuale – ha continuato Tissone – che adesso ammonta a 5 euro a poliziotto, un aumento da aggiungere ad uno stipendio medio di circa 1200/1250 euro per un nuovo entrato in polizia”.“Poi se andiamo a valutare gli stanziamenti messi in previsione – ha spiegato il segretario generale di Silp – va detto anche che sono inferiori a quelli del governo precedente, perché il vecchio governo aveva messo in tutto 2 milioni e 800mila euro per il pubblico impiego nel triennio 2016-2018, mentre il nuovo esecutivo ha messo 1 milione e 775mila euro che non è nemmeno inclusivo dell’indennità di vacanza contrattuale che viene riconosciuta nel caso di mancato contratto”. In sostanza si tratta di “20/25 euro netti in più, meno di un caffè al giorno – ha continuato Daniele Tissone – Neppure paragonabile al tanto citato bonus di 80 euro alle forze di polizia dei  precedenti governi”.

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