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La Raggi si scorda i Casamonica: Roma non sarà parte civile al processo

Roma Capitale non sarà parte civile nel maxi procedimento sul clan Casamonica, che vede 63 persone imputate. Il gup del Tribunale di Roma ha respinto l’istanza di costituzione perché è stata depositata tardivamente. Il Campidoglio, spiega l’agenzia Dire, potrà presentare la costituzione dopo l’eventuale rinvio a giudizio in fase dibattimentale.


“La Giunta Raggi presenta in ritardo, oltre i tempi previsti, l’istanza di costituzione di parte civile nel processo al clan Casamonica. Si tratta di un ritardo colposo che offende la città di Roma, l’istituzione e tutti coloro che hanno subito per anni le violenze e i reati commessi dalla famiglia Casamonica e dai suoi affiliati”.Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre, che aggiunge: “Vogliamo sperare sia un errore che diventa però grave di fronte alle numerose sollecitazioni venute da diverse parti in particolare dalle associazioni antimafia che con la Regione Lazio si sono costituite parti civile nei tempi e modi giusti”.
Il consigliere comunale del Pd Marco Palumbo criticando il fatto che”si perda tempo anche sulla decisione di schierarsi contro i Casamonica”, ricorda che “esattamente un anno fa la stessa polemica aveva travolto la Giunta Raggi, colpevole di non aver presentato nei tempi la richiesta di costituzione del Comune di Roma parte civile nel processo che allora vedeva imputati alcuni Casamonica per i fatti del Roxy Bar”. Si tratta del locale in cui due esponenti del clan picchiarono il barista e una cliente disabile perché volevano essere serviti per primi.

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