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Caso La Russa, parla il padre del dj accusato di violenza sessuale: “Le ragazze prima fanno sesso e poi ti denunciano”

Il secondo ragazzo presente nella casa di Leonardo Apache La Russa la notte del presunto stupro nei confronti di una ragazza è stato individuato dagli inquirenti. Si tratta del dj Tommaso Gilardoni. Anche lui risulta ora iscritto nel registro degli indagati per il reato di violenza sessuale. Ma la dinamica di quanto accaduto durante quella serata folle non è ancora chiara. Per questo motivo il padre di Tommaso, Massimo Gilardoni, si sfoga nel corso di un’intervista a La Verità, rivendicando l’innocenza del figlio e puntando il dito contro la ragazza.
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La Russa Tommaso Gilardoni dj

Caso La Russa: individuato il dj Tommaso Gilardoni, parla il padre

“Mio figlio è un playboy, un piacione, ma non stupra. – racconta a La Verità il padre del dj Tommaso Gilardoni – Sapevo che era stato in casa di La Russa quella sera. Non so di cosa lo accusino. Non penso proprio che possa fare una cosa del genere. È un ragazzo con la testa sulle spalle”.

“È un giovane molto preparato, molto avanti. – il padre di Tommaso Gilardoni difende strenuamente il figlio dj – So che non fa uso di sostanze stupefacenti, è un ragazzo cresciuto con i sani principi, perché noi siamo ancora una famiglia con i sani principi. Mi ha mandato una lettera per il mio compleanno in cui mi ringrazia per il modo in cui l’ho educato. Per questo mi sembra strano che lui possa aver fatto una cosa del genere”.

“Al giorno d’oggi le ragazze prima magari fanno sesso e poi si accorgono con chi lo hanno fatto ed un attimo che vanno a denunciare le persone, però, non lo so”, così il signor Gilardoni punta poi il dito contro la presunta vittima del figlio a casa La Russa. Infine rivela che Tommaso è rimasto in Italia fino alla scorsa settimana, non è scappato: “Lo siamo andati a prendere noi all’aeroporto alle 6 o alle 7 di sera e ci siamo fermati a Cernobbio in un ristorante di loro amici. Non abbiamo discusso di questi argomenti”.
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