Matteo Salvini prova a mettere all’angolo Giancarlo Giorgetti. La controffensiva politica del leader della Lega contro il ministro dello Sviluppo economico è già partita. Nella giornata del 4 novembre si riunisce il consiglio federale del Carroccio, convocato da Salvini per ribadire la sua leadership nel partito. L’11 e 12 dicembre si terrà invece un “congresso delle idee”, dove le posizioni ultra draghiane di Giorgetti dovrebbero essere definitivamente rintuzzate. Questa almeno è l’intenzione di Salvini che però deve fare i conti con le critiche del suo ministro.
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Giancarlo Giorgetti si sta dimostrando una vera spina nel fianco per Matteo Salvini. Prima, le critiche al candidato romano del centrodestra nelle elezioni Amministrative. Poi i continui e sperticati elogi al governo guidato da Mario Draghi. Infine, le critiche al suo segretario che, a suo dire, deve fare una scelta di campo tra moderati e sovranisti in Europa. Per non parlare del paragone con Bud Spencer che non gli è piaciuto affatto. Un atteggiamento che, secondo i fedelissimi del capitano, potrebbe preludere ad un tentativo di scissione da parte dei giorgettiani del Carroccio.
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E così Salvini decide di passare al contrattacco. La prima mossa è appunto la convocazione del consiglio federale della Lega. “La linea la do io. E nella Lega da sempre ognuno è abituato a stare al proprio posto”, avrebbe già messo in chiaro il segretario leghista secondo alcuni retroscena giornalistici. Un vero e proprio avvertimento nei confronti di Giorgetti a rimettersi in riga al più pesto, visto che la maggioranza del partito gli volterebbe le spalle.
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L’11 e 12 dicembre, invece, si terrà il congresso del partito. Anzi, un “congresso delle idee”. Una sorta di assemblea programmatica a cui dovrebbero partecipare ministri, governatori e parlamentari della Lega. Quella sarà l’occasione per Salvini per andare alla conta e verificare quanto consenso ha ancora nel partito. Giorgetti è avvisato.
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