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Salvini a Cartabianca: “Bravo Trump, poi arriva Biden e tanti saluti alle libertà”

Matteo Salvini ospite di Cartabianca. Durante l’ultima puntata del talk show di Rai 3, condotto da Bianca Berlinguer, il leader della Lega discute della guerra in Ucraina anche con il professor Alessandro Orsini. Salvini ribadisce con forza la sua posizione pacifista per fermare il conflitto e poi si lancia in un ardito paragone tra i presidenti americano Donald Trump e Joe Biden, dipingendo quest’ultimo come un guerrafondaio.

Matteo Salvini a Cartabianca

“Il Papa dice di essere pronto a incontrare Putin a Mosca. – ricorda Salvini durante Cartabianca – Macron ha fatto una telefonata di due ore con Putin. Non penso che siano filorussi o negazionisti, cercano di arrivare alla pace. Se io potessi essere utile per fermare la guerra, andrei a Mosca anche a piedi. – ribadisce poi la sua intenzione – Parlerò con Draghi dell’invio di armi. Dopo due mesi e mezzo bisogna domandarsi se altre armi allunghino la guerra”.

“È arrivato il momento di convincere o costringere le due parti in guerra a sedersi intorno a un tavolo. – insiste Matteo Salvini – La guerra è una tragedia sempre, in questo caso arriva dopo pandemia e terrore. Il governo ha tirato fuori 14 miliardi per aiutare le famiglie. La crisi economica sarà drammatica. Chi dice ‘rinunciamo subito al gas russo’ è un matto o è in malafede”, sottolinea il leader leghista.

“Trump è riuscito ad andare a parlare di pace con la Corea del Nord. Ma era quello brutto e cattivo. – prosegue nel suo ragionamento Salvini – Poi arriva Biden e tanti saluti alle libertà e ai diritti in Afghanistan. Adesso il problema non è diventato fare la pace ma annientare la Russia. Adesso chi sta sorridendo è la Cina. Dopo due mesi e mezzo nessuno vincerà sul campo. L’Europa deve scegliere autonomamente di dire: vogliamo la pace. Temo che qualcuno non voglia la pace”.

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