E se alla fine fosse il popolo a decidere? Se gli italiani fossero chiamati a esprimersi sulle questioni più calde, quelle che continuano a dividere gialli e verdi al governo, così da prendere decisioni che non suonino come l’imposizione di uno dei due partiti? Una suggestione, forse. Non priva però di fondamento. E sulla quale, paradossalmente, ragionano tanto tra le fila dell’esecutivo quanto tra i banchi dell’opposizione, con Forza Italia tornata alla carica nelle ultime ore.
Nel caso specifico dell’alta velocità Torino-Lione, non era stato chiarito con precisione se si sarebbe trattato di un referendum consultivo (e quindi non vincolante) indetto a livello locale dalla regione Piemonte, il cui presidente Sergio Chiamparino del Pd si era ha già detto favorevole, o se allargare la consultazione coinvolgendo anche altri presidenti di Regione. Ma l’idea è lì, sul piatto.
E d’altronde anche se ai Cinque Stelle può non piacere che la Tav (ma anche il reddito di cittadinanza, nei piani dell’opposizione) sia affidata alla volontà popolare, è anche vero che storicamente il Movimento è sempre stato per natura legato alle scelte dei cittadini. E quindi, malvolentieri, potrebbe trovarsi di nuovo a lasciare che siano le urne a indirizzarne le decisioni chiave.Grillini senza Grillo: un Beppe triste e solitario, sempre più ai margini del suo stesso Movimento