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Bassetti critica il governo: “Sono due anni che non mi ascoltano”

Matteo Bassetti non smette di ripetere quotidianamente che è ora di voltare pagina con l’emergenza Covid. I dati che emergono dallo studio e dalla diffusione della variante Omicron sono infatti più che confortanti. Ospite di Myrta Merlino nell’ultima puntata de L’aria che tira, il responsabile della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha le idee chiare. La sua richiesta al governo Draghi è semplice: “Dobbiamo finirla di continuare solo con regole e imposizioni”.

Matteo Bassetti

“Sono due anni che non mi ascoltano per cui continuerò ad essere inascoltato. – si sfoga Bassetti con la Merlino – Forse dovrei dire il contrario perché facciano il contrario di quello che dice Bassetti, così magari fanno il bene del Paese. Il problema è che ci si riempie la bocca di convivenza (con il virus). Ne sento parlare ormai da tempo. Ma nella realtà di regole per la convivenza non ne abbiamo neanche una. Perché le regole con cui oggi affrontiamo la fase endemica nel 2022 sono esattamente le stesse che avevamo un anno fa quando non c’erano i vaccini e tutte le persone immuni che abbiamo oggi”.

“Mi dispiace perché aver rimandato di dieci giorni (l’eliminazione delle mascherine all’aperto) è una misura unicamente di tipo politico. – punta il dito Bassetti – Non si può pensare che sia una misura scientifica. Noi abbiamo messo la mascherina all’aperto quando non sapevamo ancora cosa Omicron potesse essere. Un rapporto con le mascherine molto cervellotico, molto nevrotico, molto poco scientifico. Omicron nonostante le mascherine all’aperto mi pare che abbia comunque dato parecchi contagi. Ogni giorno 125 milioni si contagiano con Omicron”.

“Se pensiamo di fermare Omicron con le mascherine sul lungomare di Genova e Napoli, o in piazza del Popolo a Roma, non è la soluzione. – taglia corto Matteo Bassetti – Alle persone oggi dobbiamo dire che dobbiamo convivere con il virus e dobbiamo conquistarle. Dobbiamo finirla di continuare solo con regole, imposizioni, norme e decreti che si contrastano uno con l’altro. Perché non è così che si convive con il virus. Così si crea una contrapposizione tra lo Stato e il cittadino che invece deve essere un alleato. Dobbiamo uscire da questa logica di continuare a porre dei divieti. Uno che sul Lungotevere o in macchina da solo si mette la mascherina è un beota”.

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