Un triplo salto carpiato in avanti, un cambio di vita radicale che ha spiazzato tutti. E che rende unica la storia di Massimiliano Rugo, uno che fino a qualche tempo fa faceva parte della direzione provinciale livornese di Fratelli d’Italia e lavorava come poliziotto. Poi, però, la sua vita è cambiata di colpo. Prima la decisione di dire addio al partito di Giorgia Meloni. Poi, il passaggio più drastico: lasciare la sua precedente vita e imbarcarsi sulla Sea Watch per aiutare le persone in mare.![](data:image/svg+xml,%3Csvg%20xmlns='http://www.w3.org/2000/svg'%20viewBox='0%200%20750%20391'%3E%3C/svg%3E)
Attraverso le pagine de Il Tirreno, il poliziotto livornese ha spiegato di essere stato insofferente di fronte alla svolta populista della Meloni e ha deciso di legare il suo nome alla Sea Watch, l’organizzazione non governativa tedesca che con la sua nave recupera e salva i naufraghi che tentano di arrivare dall’Africa all’Europa. Rugo ce l’ha oggi soprattutto con Salvini: “Il suo comportamento non mi piace e l’ho fatto presente pubblicamente, anche qualche anno fa quando io e il mio gruppo di FdI non andammo a un incontro con lui a Firenze. Poi non mi sta bene che critichi il premier Conte, mio professore alla Sapienza. Una persona squisita e competente che rispetto a Salvini è un gigante”.
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Una svolta profonda, quella di Rugo. Che fino a qualche mese fa sembrava non essere del tutto dispiaciuto di quanto stava accadendo dalle parti del centrodestra italiano: “Oggi la Lega di Matteo Salvini rappresenta degnamente quei principi e quei valori nazionali che ho sempre perseguito, di questo sono molto contento e per tale motivo ho sepolto l’ascia di guerra, sono molto fiducioso del percorso che hanno intrapreso e spero che molto presto tornino a lavorare a pieno regime con Fratelli d’Italia nella coalizione del centro destra”.
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Parole che però, evidentemente, erano dettate più da logiche di appartenenza al partito che da reali convinzioni. E così oggi quella che parla è una persona completamente diversa, trasformata: “Sempre dalla parte di chi salva vite umane!” è il commento che fa seguito alla notizia della sentenza della Cassazione sull’arresto illegittimo di Carola Rackete.
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