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Puzzer, foglio di via da Pordenone: “Trattato come un terrorista”

Nuovi guai con la giustizia per Stefano Puzzer. Il portuale di Trieste, tra i leader della protesta no green pass, ha ricevuto un foglio di via per tre anni dal Comune di Pordenone. Era già successo a Roma. Secondo le accuse formulate dalla questura, Puzzer avrebbe preso parte ad una manifestazione non autorizzata che intendeva occupare la direzione sanitaria dell’ospedale della città. Versione smentita con forza dal portuale che denuncia di essere stato “trattato come un terrorista”.

Puzzer a Pordenone

“Ho visto che oggi mi hanno definito un pericoloso individuo. E mi hanno trattato come un terrorista”, dice Puzzer in un video postato sui social. Il portuale di Trieste racconta la sua versione dei fatti. Riferisce di essere stato contattato la sera prima da un sanitario di Pordenone per avvertirlo che lui, insieme ad altri due colleghi sospesi perché no vax, si sarebbero recati presso l’ospedale della città per denunciare il fatto che ci sarebbero dei sanitari che si recano sul posto di lavoro facendo solo i tamponi. Un’azione di protesta insomma.

Puzzer riferisce che, al momento del suo arrivo fuori dall’ospedale, c’erano circa una trentina di persone. Lui afferma di aver portato solo la sua “solidarietà” a quei lavoratori con i quali si è intrattenuto a chiacchierare per circa mezz’ora. “Non c’erano palchi né microfoni. Nessuna strada chiusa. Nessun blocco davanti all’ospedale. Eravamo su un’aiuola tutti tranquilli”, prosegue nel suo racconto.

A quel punto però, qualche rappresentante delle forze dell’ordine gli ha chiesto di andare in questura da un funzionario della Digos per accertamenti. “Io ero insieme a mia moglie e a un portuale in pensione. – spiega ancora Puzzer – Dopodiché siamo usciti dalla questura. E siccome sul provvedimento c’è scritto che sono un individuo pericoloso, abituato a delinquere e che istigo le persone alla violenza, mi è stato comminato un foglio di via, quindi un Daspo urbano, di tre anni dal Comune di Pordenone. Ho visto titoli di giornale che questi sanitari avevano assaltato l’ospedale. Non ci sono parole per descrivere il giornalismo attuale. Vedremo di dare una bella risposta a questo governo”, conclude.

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