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La vocazione sociale della startup che produce cibo sostenibile in Franciacorta

Produrre frutta e verdura di ottima qualità, proteggendo l’ambiente e generando un valore per la comunità. È questa l’idea al centro di  Human’s Garden, startup che unisce vocazione sociale, tradizione e innovazione, nata dalla tenacia di 10 giovani imprenditori caratterizzati da professionalità diverse e una spiccata attenzione per il territorio in cui vivono,  il cuore della Franciacorta.
Ispirata alla tradizione e a un’approfondita analisi del concetto di sostenibilità, ambientale, sociale ed economica, la startup ha sviluppato un metodo di coltura  in grado di riprodurre il ciclo della natura. E un modello di impresa che mira a cambiare drasticamente il rapporto tra gli imprenditori e la società in cui operano.
A sostenere il progetto fin dal suo concepimento Geico, azienda di  progettazione e costruzione di impianti automatizzati di verniciatura. Nel 2016 i due giovani ingegneri Luca Lancini e Raffaele Moretti incontrarono il presidente di Geico Ali Reza Arabnia lustrandogli l’idea di fondare un’impresa in grado di generare valore per la comunità. Offrendo gli strumenti a chi ha le capacità ma non i mezzi per metterle in pratica.

La vocazione sociale di Human’s Garden

vocazione sociale

La startup, in linea con il proposito di sostenibilità ambientale, ha puntato sul processo di acquaponica: la coltivazione congiunta di pesci e piante all’interno di un ecosistema, strutturato e ricircolante, nel quale cicli batterici convertono gli scarti organici dei pesci in sostanze nutritive per le piante.
Un metodo semplice e sostenibile di produzione di cibo, naturale, che unisce le migliori caratteristiche della acquacoltura e della coltura idroponica, ma senza spreco di acqua, filtrazioni o aggiunta di fertilizzanti chimici.
Ma ciò che rende veramente innovativa l’iniziativa, realizzandone la in toto la vocazione sociale, è la decisione di strutturare un progetto decennale senza fini di lucro.
Gli eventuali utili saranno infatti ridistribuiti ad altre realtà operanti nel sociale presenti nel territorio. E allo scadere del decennio la società sarà destinata a soggetti che decideranno liberamente qualsiasi attività, anche lucrativa. Ogni plusvalore sarà in ogni caso a destinazione sociale.
Un’importante obiettivo è lo scardinamento della prassi che regna nel sociale da molti anni, cambiare drasticamente il rapporto tra gli imprenditori e la società in cui operano: non regalare qualcosa, ma insegnare a produrla.
“Vogliamo creare un esempio, reale e replicabile, di un motore che abbia come fine la generazione di valore – commenta Raffaele Moretti, uno dei giovani impegnati nel progetto Human’s Garden.  E se innovazione fosse semplicemente tornare a lavorare insieme, unirsi e credere che la sola cooperazione dei diversi soggetti coinvolti sia in grado di creare plusvalore?”
Human’s Garden sorge nel cuore della Franciacorta, in un lotto composto da 5.000 mq di superficie coperta  e circa 23.000 mq di terreno. La scelta della zona non è casuale. Oltre per gli evidenti benefici legati al riconoscimento internazionale per l’eccellenza nella produzione del vino e in quanto polo agricolo e industriale, l’obiettivo è quello di riqualificare un’area dismessa e abbandonata che ha un altissimo valore paesaggistico.
“Ci rispecchiamo in tutti i principi che l’hanno ispirato e siamo felici di poter sostenere la crescita di un’idea così rivoluzionaria – ha commentato Ali Reza Arabnia, presidente e CEO del Gruppo Geico Taikisha – E guardiamo con ammirazione l’impegno e la determinazione che due ragazzi così giovani stanno mettendo in campo, con l’obiettivo di portare un concreto contributo alla crescita del loro territorio, anche dal punto di vista occupazionale” .