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Boom di ordini per pentole e padelle, Lagostina: “Il lockdown ha fatto riscoprire la cucina casalinga”

In questi due mesi di quarantena, gli italiani si sono riscoperti degli abili cuochi, e anche chi era meno pratico ai fornelli ha avuto sicuramente tempo per imparare e sperimentare nuove ricette. A confremarlo sono i dati sulle vendite di farine e leviti praticamente introvabili sugli scaffali durante il lockdown. La passione per la cucina casalinga però non si è ancora arrestata, e questo Lagostina lo ha capito bene. La fabbrica del noto brand di pentole a pressione e utensili per la casa era chiusa, ma i suoi canali web moltiplicavano contatti e vendite. “Durante queste settimane di emergenza coronavirus le persone hanno riscoperto il piacere e il bisogno di cucinare in casa. E noi abbiamo notato una crescente attenzione online per tutti i tipi di prodotto”, ha raccontato a Repubblica Stéphane Bonny, amministratore delegato della Lagostina di Omegna. Oggi Lagostina ha 128 dipendenti, nel 2019 ha fatturato 89 milioni (dovuto per la metà circa da vendite oltre confine, soprattutto Canada, Usa, Francia, Asia) e ha un piano di investimenti per aumentare la produttività degli impianti del 30-35% entro il 2021.

Il 2021 sarà un anno speciale per l’azienda: “L’anno prossimo cadono i 120 anni, vogliamo celebrare la ricorrenza in grande stile”, ha anticipato il manager del gruppo francese Seb, che ha rilevato l’azienda nel 2005. Un piano di investimenti tutto proiettato al nuovo anno, in cui l’azienda già sta preparando nuove iniziative e una serie di eventi per celebrarlo: “Siamo sicuri che dopo questa crisi i consumatori italiani vorranno aiutare l’industria del loro Paese e che dunque le vendite di prodotti Made in Italy aumenteranno. Ne lanceremo di nuovi, molto legati alla storia del brand”.Nonostante il periodo grigio della pandemia, Lagostina guada verso un futuro tutto a colori: “Rafforzeremo la produzione e tecnologie, assumeremo nuovo personale. Al momento circa la metà dei nostri dipendenti è impiegato nel reparto produttivo ed è qui che aumenteremo la forza lavoro. Ne siamo orgogliosi, perché è un fatto non così comune nella manifattura”.L’industria 4.0 è il futuro, e Lagostina non dimentica di fare grandi investimenti anche su questo settore: “Abbiamo già lavorato molto sull’automazione, dobbiamo fare passi avanti nel dialogo tra hardware e software – ha affermato Bonny -. Stiamo puntando sull’hi tech per mantenere la produzione qui e per rendere sempre più competitivi i prodotti. Anzi, avremo bisogno di aumentare la nostra capacità di offrirne di eccellenti”.

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