La situazione sul campo di battaglia in Ucraina si fa sempre più drammatica. Secondo le ultime notizie, l’esercito russo avrebbe preso Kherson, nel sud del Paese. Una città di circa 300mila abitanti, la più grande finora conquistata dai russi. Ma tutti i principali centri abitati ucraini sono sotto l’attacco dell’esercito di Putin. Comprese la capitale Kiev e la seconda città ucraina Kharkiv. In questo quadro drammatico, però, il presidente Volodymyr Zelensky annuncia in un video che finora sarebbero stati uccisi ben 6mila soldati russi.
“Sono 6mila i soldati russi uccisi nei primi sei giorni di invasione dell’Ucraina. Mosca non può vincere con bombe e missili”. Così dichiara Zelensky in uno degli ultimi video che è riuscito a pubblicare. Secondo il presidente ucraino, la reazione che stanno mostrando i suoi concittadini durante questa guerra rappresenta “un segno che le persone possono diventare migliori in ogni zona della terra. Gloria all’Ucraina”. Secondo Zelensky, inoltre, la Russia vorrebbe “cancellare” il suo Paese.
Un appello drammatico che però non nasconde una certa speranza che le cose possano risolversi per il meglio. Ovviamente il dato sui 6mila soldati russi morti è tutto da verificare. Ma in tutta l’Ucraina sono in corso combattimenti durissimi. Ed è logico attendersi un numero sempre crescente di vittime, sia militari che civili. Dalle poche notizie che giungono dal campo di battaglia, sembra che l’esercito russo riesca ad avanzare inesorabilmente. Ma a costo di gravi perdite.
Intanto, sempre per quanto riguarda Zelensky, sempre da fonti ucraine giunge la notizia che sarebbe stata eliminata una squadra di killer ceceni, inviati a Kiev dal loro presidente Ramzan Kadirov allo scopo preciso di stanare e assassinare il leader ucraino. Una parte del commando ceceno sarebbe già stata eliminata nei pressi della capitale. E le forze ucraine sarebbero sulle tracce dei sopravvissuti. Notizia ovviamente anche questa da confermare.
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