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L’appello disperato di Linda, positiva al coronavirus: “A Londra ci lasciano morire come cani”

“Lasciati morire da soli a casa, come cani”. Parole forti, disperate, quelle pronunciate da Linda, italiana residente a Londra. Avvocato di 49 anni, originaria della provincia di Frosinone, ha raccontato la sua drammatica esperienza attraverso un video lanciato su Facebook. Lei, positiva al coronavirus, vive in casa con il compagno cardiopatico e ha volto denunciare il modo in cui l’Inghilterra sta gestendo l’emergenza sanitaria, chiedendo allo stesso tempo aiuto ai suoi concittadini.

La donna ha spiegato di aver avuto nei giorni scorsi i primi sintomi della malattia: da allora sta combattendo una dura battaglia contro il virus. “Ho febbre alta, dolori ovunque, un fuoco in petto, difficoltà a respirare. Nessuno mi può aiutare, sono abbandonata a me stessa” ha spiegato con fatica dal letto della sua stanza. “Ho chiamato i numeri per le emergenze, loro mi hanno risposto ‘non possiamo farvi niente, non andate in panico, restate a casa, ce dovete fare, dovete dare il buon esempio'”. Il tutto senza alcuna forma di assistenza da parte dei sanitari.“Sono una cittadina europea, residente in Inghilterra e con lo stesso diritto degli inglesi di essere curata” ha aggiunto. Poi ha lanciato un appello rivolto agli italiani, per chiedere il loro aiuto nel far emergere le condizioni in cui sta vivendo e farle arrivare all’attenzione delle istituzioni: “Italiani, fate qualcosa, fatevi sentire”.Gli ultimi dati divulgati dal ministero della Sanità britannico diffusi hanno testimoniato un aumento giornaliero dei contagi di oltre 3 mila pazienti nuovi positivi, cifra leggermente in calo rispetto alle ore precedenti, per un totale che passa da 29.474 a 33.718. In Inghilterra è aumentato anche il numero dei decessi, con 569 morti in più negli ospedali in Gran Bretagna. È di 2.921 il numero totale dei decessi, 163.200 i test eseguiti.

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