Giovanni Malagò nella bufera dopo la pubblicazione di alcune intercettazioni in cui lancia accuse gravissime contro tutta la Serie A di calcio. Il presidente del Coni è stato intercettato nell’ambito dell’inchiesta su una presunta tangente pagata per l’assegnazione di diritti televisivi. La procura di Milano già nel marzo scorso ha depositato gli atti dell’inchiesta con la richiesta di archiviazione per Malagò, formulata dal gip, ma non ancora accolta.
Tra il materiale raccolto dagli inquirenti c’è un faldone che, come riporta il quotidiano Repubblica che pubblica in esclusiva alcune intercettazioni di Malagò, “rischia di creare grande imbarazzo all’interno dello sport italiano”. Ad essere intercettato è direttamente il telefonino del presidente del Coni.
I presidenti di Serie A? “Dei delinquenti veri”. – così sentenzia Giovanni Malagò in una delle telefonate intercettate dagli investigatori milanesi – La Lega calcio invece “è un’organizzazione di diritto privato, perché altrimenti li arrestavano tutti, perché li hanno trovati colpevoli di corruzione sei anni fa con noi”, questo il giudizio sommario espresso dal massimo dirigente del Comitato olimpico nazionale nei confronti dei colleghi della Lega calcio.
Ma non è finita qui perché, secondo Malagò, l’ex presidente del Genoa Enrico Preziosi sarebbe niente di meno che “un vero pregiudicato”. Mentre invece, il presidente della Lazio e neo senatore di Forza Italia, Claudio Lotito sarebbe il “capo”. Anche se non si capisce bene di cosa. E il giudizio su due dei più importanti club italiani non è certo più tenero. “E i nostri amici, Juventus e Roma, sono colpevoli quanto lui. Perché alla fine, o per un motivo o per un altro, hanno rinunciato a lottare o lo hanno assecondato e sono diventati complici delle sue avventure”, sostiene Malagò nelle intercettazioni.
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