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“Le ha seguite fino a casa, poi l’orrore”. Italia sotto shock, disumano: “Due ragazzine…”

Strade di Milano al crepuscolo con luci artificiali

Un giovane di diciannove anni è stato arrestato a Milano con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di due ragazze minorenni. Le indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo di Porta Monforte e coordinate dalla Procura di Milano, hanno ricostruito un modus operandi basato sul pedinamento e sull’uso di un monopattino elettrico per avvicinare le vittime, sollevando importanti questioni sulla sicurezza nei trasporti pubblici e negli spazi urbani frequentati dai giovani.

Ricostruzione degli episodi e arresto

I due episodi contestati risalgono all’estate e all’autunno di quest’anno. Il primo, avvenuto il 12 agosto a Bussero, ha visto una ragazza di quindici anni seguita fino a un luogo isolato dove si è consumata l’aggressione. Il secondo caso, del 19 settembre, si è verificato presso la stazione della metropolitana linea verde di Crescenzago, dove una diciassettenne è stata pedinata dall’aggressore che, a bordo del suo monopattino, ha atteso il momento opportuno per avvicinarsi. Le telecamere di sorveglianza hanno registrato con precisione i movimenti del sospettato, documentando il suo comportamento e facilitando la sua identificazione.

Elementi che hanno permesso l’identificazione

Le indagini si sono concentrate su alcuni dettagli distintivi, come il cappellino verde da baseball indossato dall’uomo e il monopattino elettrico con inserti arancioni. Questi elementi sono stati fondamentali per incrociare i dati e monitorare gli spostamenti del sospettato tra le stazioni di Crescenzago e Gorgonzola. La tecnologia di videosorveglianza urbana è stata quindi determinante nel fornire prove video solide e riconducibili all’indagato.

Perquisizione e prove materiali

La perquisizione domiciliare ha portato al sequestro del monopattino, del cappellino e degli indumenti indossati durante le aggressioni, tra cui una t-shirt bianca e dei pantaloni neri, corrispondenti alle immagini raccolte. La circostanza che il ragazzo utilizzasse gli stessi abiti e il monopattino anche per recarsi al lavoro ha facilitato ulteriormente il lavoro degli investigatori. Questi elementi hanno consolidato l’impianto accusatorio che ha portato al provvedimento degli arresti domiciliari disposto dal giudice per le indagini preliminari.

Implicazioni per la sicurezza pubblica

Il caso evidenzia la vulnerabilità degli utenti, in particolare dei minori, nei pressi dei nodi di scambio del sistema di trasporto milanese. La facilità con cui l’aggressore ha potuto pedinare le vittime presso i tornelli della metropolitana sottolinea la necessità di un rafforzamento della sorveglianza e della presenza delle forze dell’ordine. Sebbene l’efficace uso della tecnologia abbia consentito un rapido intervento, resta il grave danno psicologico subito dalle giovani vittime e la necessità di prevenire episodi simili in futuro.

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