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Le lacrime di Spalletti che dedica lo scudetto al fratello scomparso: “Maradona ci ha protetti”

Spalletti scudetto fratello Maradona

Luciano Spalletti ai microfoni di Dazn, subito dopo la vittoria dello scudetto, cerca di mantenere la calma. Poi, però, si scioglie al momento delle dediche: “Per quelli abituati a lavorare duramente come sono stato abituato io, non riesco a godere delle vittorie, perché la felicità è una cosa fugace, bisogna subito rimettersi al lavoro. Bisognerebbe fermarsi a festeggiare, ma mi viene da continuare a lavorare. Vedere i mapoletani sorridere e felici è la più grande emozione, sono loro che trasferiscono a noi la gioia. L’importante era arrivare a questo punto, perché hai il sentimento di una città sul groppone e non vuoi deluderla. Molte di queste persone nei momenti duri della loro vita riusciranno a superarli pensando al nostro scudetto. È una responsabilità enorme, mi sento sollevato. Ai miei figlia avevo detto ‘vado a Napoli per vincere, perché qui hanno visto giocare grandi campioni, come Maradona, dentro questo risultato c’è la sua protezione’. Richiesta che mi è stata fatta come primo obiettivo: mantenere il Napoli in Champions. Da quando sono qui ci siamo sempre andati. Non siamo riusciti ad arrivare in fondo alla coppa e siamo stati contestati, e non mi è piaciuto. L’anno scorso quando dissi che avremmo vinto mi guardarono tutti stralunati pensando che avessi detto qualcosa di assurdo. Il primo tempo è stato lo scorso anno. Dediche: la prima alla squadra, che meritava questa gioia; al pubblico e a tutta Napoli. Napoli, è per te!; a tutti quelli che lavorano al Napoli, dai collaboratori a Giuntoli, alla società, a Matilde, mia figlia e tutta la famiglia, gli amici, a mio fratello Marcello (scomparso 4 anni fa)”.