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Conte prima dell’incontro con Draghi: “Incentivare contratti a tempo indeterminato”

Giuseppe Conte conferma che nella giornata di oggi avrà un “colloquio telefonico” con Mario Draghi e che “ci incontreremo poi lunedì”. Sembra così passata la tempesta che nelle scorse ore ha coinvolto il premier, accusato dal leader del M5S di aver chiesto a Beppe Grillo di rimuoverlo dalla guida del Movimento. Conte però non si accontenta e, a margine di una tavola rotonda organizzata a Roma dalla Cgil, avanza alcune richieste al governo. Stavolta non si tratta di armi all’Ucraina, ma di lavoro.

Giuseppe Conte e Mario Draghi

“Dobbiamo assolutamente incentivare i contratti a tempo indeterminato, non possiamo prendere in giro le persone dicendo ‘precario è bello’. – dichiara Conte durante il convegno del sindacato guidato da Maurizio Landini – Sul fisco serve una semplificazione ed è per questo che abbiamo chiesto con forza l’abolizione dell’Irap”, puntualizza l’ex presidente del Consiglio.

Secondo il leader del M5S, inoltre, “il reddito di cittadinanza è una riforma complessiva che richiede del tempo”. Considerando che, prosegue, “oltre 2/3 dei beneficiari sono pensionati, persone con disabilità minori, persone che non sono abili al lavoro, per gli occupati c’è un problema di politiche attive. Ma miglioriamolo insieme”, alza i toni Giuseppe Conte.

Per quanto riguarda i giovani, invece, “hanno bisogno di misure specifiche: riscatto della laurea, tirocini con un minimo di rimborso spese. – aggiunge – Spesso ho parlato anche di una garanzia per la pensione. Dobbiamo costruire un fondo. Non è facile finanziarlo, ma stiamo lavorando a un progetto ‘pensione giovani’. Dobbiamo lavorare per colmare i divari, le diseguaglianze: divari territoriali, generazionali e di genere. Ecco perché la misura ‘decontribuzione Sud’ va portata avanti quanto più possibile nel tempo”, conclude Conte. Nessun attacco o riferimento diretto all’azione di Draghi, ma comunque un pressing continuo su Palazzo Chigi.

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