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Processo Ruby ter, l’avvocato di Karima El Mahroug: “Mai fatto sesso con Berlusconi”

Nuovo capitolo del processo Ruby ter. Al termine dell’udienza al tribunale di Milano, Karima El Mahroug, meglio conosciuta come Ruby la rubacuori, rilascia alcune dichiarazioni ai numerosi giornalisti che la attendevano trepidanti. Poco prima era stato il suo legale, Paola Boccardi a fare alcune clamorose rivelazioni sulla sua assistita.

Karima El Mahroug e Silvio Berlusconi

“L’augurio che mi faccio è che questa vicenda sia chiusa il prima possibile, perché è stato un grande incubo, e di riavere indietro la mia vita e di poterla vivere serenamente. – dichiara Karima El Mahroug ai giornalisti mentre esce dall’aula del processo Ruby ter – È evidente agli occhi di tutti che porto un marchio, una Lettera Scarlatta. Ho sempre avuto paura di essere strumentalizzata e credo che possiate capirlo. Per me è stata una giornata veramente emozionante, è la prima volta che mi sento difesa in un’aula come questa. – aggiunge Ruby – Non mi sono mai sentita davvero difesa, neanche ai tempi quando ero una vittima. Questa giornata per me è stata davvero importante. Su Berlusconi non voglio dire altro, è stato detto fin troppo”, conclude.

Poco prima, in aula, il suo avvocato Paola Boccardi aveva confermato che “Karima non ha mai modificato le proprie dichiarazioni, anche se il pm ci dice che ha cambiato versione. Karima ha sempre detto che non ha mai compiuto atti sessuali con Berlusconi e questo è un aspetto abbastanza importante. Se poi la Procura eleva una contestazione per prostituzione minorile (a carico di Silvio Berlusconi, poi assolto ndr), vuol dire che non le ha creduto e allora perché non ha trasmesso quelle dichiarazioni come false alla Procura minorile?”, si chiede il legale.

Karima El Mahroug, prosegue l’avvocato, ha raccontato di “serate non certo puritane, spogliarelli, burlesque. Ma ha anche dichiarato che non ha mai visto né le sono stati proposti atti sessuali ad Arcore. Oggi processiamo Karima che è una donna profondamente diversa da quella descritta nel procedimento, da quella ragazzina che entrava e scappava da 16 comunità per minori. Il mese prossimo compirà 30 anni. È stata marchiata come prostituta minorenne, abbiamo una sentenza che dà questo marchio, che è più forte della Lettera Scarlatta. Ma questo marchio confligge con alcuni elementi”, conclude.

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