C’è una destra che a parole si dice lontana da certe discriminazioni, certi facili inni all’odio. E che però, nei fatti, non fa che seguire soliti, tristi copioni. Ennesimo episodio è quello avvenuto nel Comune di Lecce dove un ragazzo di nome Jean-Pierre Yvan Sagnet, al quale il presidente della Repubblica Mattarella aveva già conferito l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica, ha ricevuto la cittadinanza onoraria come “protagonista e il simbolo della battaglia civile, sindacale, politica per i diritti dei lavoratori migranti in agricoltura”. 
Yvan Sagnet è nato il 4 aprile del 1985 a Douala (Camerun), ed è giunto in Italia per motivi di studi nell’agosto 2008. Nel 2013 ha conseguito la Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso il Politecnico di Torino. Nel 2011 è stato portavoce dei braccianti durante lo sciopero alla masseria Boncuri (Nardò) durato un mese contro i caporali e gli imprenditori agricoli. Lo sciopero aveva portato all’introduzione del reato di caporalato e al primo processo in Europa sulla riduzione in schiavitù. Sagnet ha lavorato come sindacalista per la Flai-Cgil ed è tra i fondatori dell’associazione internazionale anti caporalato No-Cap.
Secondo la Cgil salentina il comportamento del centrodestra “è un brutto segnale e un gesto preoccupante”. Per il sindacato “il punto è il seguente: perché una destra moderna, sensibile alle questioni sociali del Paese, dovrebbe prendere le distanze da un fatto nobile come quello di conferire la cittadinanza onoraria a un uomo che ha avuto l’incredibile merito di aver dato una spallata a un sistema malato e soverchiante sottaciuto per troppo tempo?”.Casaleggio sfida Di Maio: è guerra nel Movimento per la leadership