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Carabinieri denunciano candidato Lega: si è inventato un’aggressione da parte di un immigrato

La notizia, lo ricordiamo bene, aveva fatto subito il giro del web, scatenando migliaia di polemiche e portando al (finto) malcapitato una serie di commenti di solidarietà da parte di tutto il mondo politico, da destra a sinistra. Oggi, però, si viene a scoprire che le cose non stavano esattamente come erano state raccontate. Già, perché le cose, appunto, non solo erano state raccontate, ma erano proprio state inventate. Quell’aggressione, insomma, non c’è mai stata. Un attacco subito da parte di “un uomo di colore, alto circa un metro e ottanta”, aveva detto il candidato della Lega al consiglio comunale di Valenza. La notizia fece ancora più scandalo perché la vittima è costretta su una sedia a rotelle.

I carabinieri, però, hanno scoperto che questa aggressione non è mai avvenuta e Lele Rachiele, 19 anni, è stato denunciato per simulazione di reato. Il giovane candidato era addirittura salito sul palco insieme a Matteo Salvini in piazza Gramsci il 3 settembre scorso davanti a una platea di 500 persone a sostegno del candidato sindaco leghista Maurizio Oddone, e aveva vissuto il suo momento di celebrità: era stato il più applaudito. Evidentemente non gli bastava. E così il 7 settembre si inventa la finta aggressione, che finisce con tutti i dettagli sul sito Valenzanews.

La dinamica raccontata dall’aggredito parlava di una sua visita al cimitero alla tomba della nonna intorno alle 18 e di un’aggressione ad opera di un uomo di colore altro circa un metro e ottanta che aveva cercato di strappargli il borsello. Le sue grida d’aiuto erano state udite solo da un giovane che “aveva affrontato il balordo mettendolo in fuga”.

Il sospetto è che il diciannovenne candidato della Lega e il suo presunto supereroe abbiano inventato tutto per fini elettorali. Intanto oggi il candidato sindaco ha detto che “Lele è dispiaciuto”. Amettendo così la falsità di questa vicenda. Giorni fa era stato pubblicato sulla pagina Facebook di Rachiele un post, però senza link, “qui il video dell’aggressione a Lele”. Non esisteva l’aggressione, non poteva certamente esserci un video.

 

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