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Lutto nella musica, l’annuncio devastante: “Lei era la mia luce”

Richard Branson

Quando una relazione che dura una vita giunge al termine, il vuoto che lascia travalica la sfera privata per interessare tutto ciò che quella unione ha rappresentato nel corso degli anni. Cinquant’anni di condivisione formano un patrimonio di ricordi, legami e traguardi che diventano parte integrante della storia personale e familiare. Per chi rimane, raccontare questo cammino rappresenta un modo per trovare conforto e rendere omaggio a una presenza che ha segnato ogni giorno.

Le parole di chi affronta una perdita così intensa riflettono un amore che non si esaurisce, ma si perpetua nella memoria. Quando a esprimersi è una figura pubblica, questa dimensione intima assume ulteriore intensità, svelando la fragilità dietro un volto noto e di successo.

Richard Branson e Joan

Richard Branson, fondatore del gruppo Virgin, ha comunicato pubblicamente il lutto per la scomparsa della moglie Joan, deceduta all’età di 80 anni. Attraverso i social media, l’imprenditore ha scritto: «È stata la madre e la nonna più straordinaria che i nostri figli e nipoti potessero desiderare. Era la mia migliore amica, il mio sostegno, la mia guida, il mio mondo». Con profondo dolore ha aggiunto: «Sono distrutto… ti amerò per sempre Joan».

Branson, oggi 75enne, ha raccontato sul proprio blog di aver incontrato Joan presso il The Manor, lo studio di registrazione della Virgin Records, innamorandosi immediatamente di lei. La loro relazione è culminata nel matrimonio celebrato nel 1989 sull’isola di Necker, nei Caraibi, proprietà dello stesso Branson. Dal loro amore sono nati tre figli: Holly, Sam e Clare Sarah, quest’ultima deceduta dopo quattro giorni a causa di complicazioni legate alla nascita prematura.

Ripercorrendo il loro primo incontro, Branson ha ricordato che Joan «lavorava in un negozio di antiquariato chiamato Dodo a Notting Hill» e che, con un po’ di esitazione, un giorno trovò il coraggio di entrare. Quelle visite lo portarono a collezionare vecchie insegne pubblicitarie che ispirarono anche uno slogan per la sua etichetta discografica.

«Joan è stata sempre una fonte costante di saggezza», ha proseguito l’imprenditore, spiegando che anche l’acquisto dell’isola di Necker fu, in qualche misura, legato a lei. Dopo una prima offerta di 100mila dollari, respinta perché troppo bassa rispetto alla richiesta di 6 milioni, riuscì ad acquisirla un anno dopo per 180mila dollari. «È stata una delle migliori decisioni della mia vita… ma la più importante è stata sposare Joan a Necker», ha concluso Branson.

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