
La Commissione Europea ha recentemente pubblicato le sue raccomandazioni per l’Italia nel “pacchetto di primavera”, evidenziando la necessità di garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale. Queste raccomandazioni mirano a consentire un’attuazione continua, rapida e costante del Piano per la ripresa e la resilienza, un’iniziativa chiave per il Paese.
In particolare, l’esecutivo europeo ha sottolineato l’importanza di completare rapidamente il capitolo RePowerEE del Piano per avviarne tempestivamente l’attuazione. Al contempo, ha richiesto all’Italia di procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione, con l’obiettivo di massimizzare l’impatto positivo delle risorse finanziarie disponibili.
Allineare il catasto al mercato
Un’altra raccomandazione significativa riguarda l’allineamento dei valori catastali con gli attuali valori di mercato. L’Unione Europea ha sottolineato l’importanza di questa misura per garantire un sistema fiscale equo e trasparente, in linea con le realtà economiche attuali.
Per quanto riguarda la politica fiscale, la Commissione Europea ha invitato l’Italia a adottare una politica fiscale prudente, limitando l’aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024 a non più dell’1,3%. Questa raccomandazione è stata formulata sulla base delle previsioni di primavera, che indicano una crescita dello 0,8% della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale per l’Italia nel 2024.
Inoltre, l’UE ha chiesto all’Italia di ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e di rendere più efficiente il sistema tributario. Tuttavia, è stato sottolineato che la progressività del sistema tributario deve essere preservata, evidenziando un sostanziale no alla proposta di introdurre una “flat tax” nel Paese. L’obiettivo è migliorare l’equità fiscale, razionalizzando e riducendo le agevolazioni fiscali, incluso l’Iva, nonché le sovvenzioni dannose per l’ambiente. Inoltre, è stata sottolineata la necessità di semplificare il complesso codice fiscale italiano.
Il problema del deficit
Parallelamente a queste raccomandazioni, la Commissione Europea ha evidenziato che l’Italia, insieme ad altri 13 Paesi, tra cui Germania e Francia, non soddisfa i criteri di deficit. Allo stesso tempo, Francia, Italia e Finlandia non soddisfano il criterio del debito. Tuttavia, l’esecutivo europeo ha dichiarato di ritenere che il rispetto del parametro di riferimento per la riduzione del debito non sia giustificato nelle condizioni economiche attuali.
Di conseguenza, la Commissione ha annunciato che proporrà al Consiglio di avviare procedure per il disavanzo eccessivo nella primavera del 2024, basandosi sui dati di consuntivo per il 2023. Queste procedure sono parte del quadro di sorveglianza economica dell’Unione Europea, finalizzato a garantire la stabilità e la sostenibilità finanziaria dei Paesi membri.