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Liberland, libere tasse in libero stato

C’era una volta un piccolo territorio conteso da due nazioni. Poiché entrambe si sono dimenticate di rivendicarlo, un uomo di nome Vit Jedlicka ci ha creato uno Stato dal nome emblematico: Liberland.

Non si tratta di una fiaba, ma della pura realtà o forse di un’utopia con dalle convinzioni molto radicate.
Stiamo parlando di una porzione di terra di 7km quadrati tra Serbia e Croazia, che Vit Jedlicka, un euroscettico e “anarco-capitalista” ceco, come ama definirsi, ha reclamato per sé e per chi vorrà seguirlo, avendo perso la fiducia negli attuali governi.
Lo Stato di Liberland è giovanissimo, appena due anni di vita, ma ha già ricevuto oltre 400mila richieste di cittadinanza. Il suo presidente Vit Jedlicka, è stato il primo a reclamare ufficialmente il territorio e vanta una precisa idea di come possa diventare in futuro.

Liberland

“Vogliamo un posto dove la gente possa finalmente godersi i propri soldi, dove ognuno paga le tasse che vuole. É come se ogni cittadino fosse un’azionista di Liberland”, spiega ai microfoni della trasmissione tv Nemo.

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Su quale tipo di economia cosa si baserà Liberland? Le idee sono chiare: sull’alta tecnologia e sui Bitcoin. Tutte le risorse finora investite da Jedlicka e sostenitori, sono in Bitcoin. Fanno sapere che il budget, per adesso, è cresciuto da solo, quadruplicando la cifra iniziale solo nell’ultimo anno.

“Voglio creare un nuovo stato per fare vedere come questo sistema può funzionare” dichiara con convinzione il presidente, eletto attraverso elezioni democratiche, senza un vero rivale.

“Penso che il libero mercato possa offrire le migliori soluzioni. Gli imprenditori sono motivati a portare qualcosa di nuovo. É un momento eccitante, in cui le forme dello stato verranno rimpiazzate dal libero mercato”, afferma entusiasta.

Jedlicka ha fondato Liberland sul rispetto dei diritti individuali, delle opinioni altrui e della proprietà privata. Uno Stato dove non si pagano le tasse, o meglio la quota da versare è su base volontaria, a discrezione del cittadino, e si può effettuare grazie ai Bitcoin. Il progetto di sviluppo è basato sulla generosità della collettività, presupponendo che la comunità sia ricca e felice, non esistendo un Stato sovrano che ruba soldi con le tasse imposte. Non ci sono inoltre eserciti o banche.
Liberland possiede anche una bandiera: il giallo e il nero rappresntano ribellione e anarchia. L’aquila, l’albero e il sole sono simboli di libertà, prosperità ed energia. Lo scopo è quello di portare lavoro e turismo all’insegna della libertà privata ed economica.

É possibile una cosa del genere? Liberland è l’esempio di come un sogno, come quello di creare un’alternativa ad una nazione governata da leggi e burocrazia cavillosa, possa tramutarsi in realtà.

Cosa serve per diventare cittadini di Liberland? Null’altro se non una fedina penale pulita, rispetto per gli altri e la certificazione di non aver appartenuto a partiti estremisti di destra o sinistra.

La libertà come principio e valore, la libertà che regola il mercato, la libertà dalle costrizioni politico economiche dell’Europa e della corte di Bruxelles.

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LiberlandVisto il poco territorio a disposizione, lo sviluppo e la pianificazione dell’urbanistica di Lieberland è stata pensata in verticale.
É stato indetto un concorso per l’urbanizzazione più convincente, vinto da un collettivo Usa-Emirati Arabi. Secondo il progetto, potranno vivere nel territorio circa 340mila cittadini. Il fine è quello di creare una sorta di eco-stato, che si sviluppi e cresca a stretto contatto con la natura, senza però deturparla, ma rispettando l’ambiente ed eliminando completamente l’utilizzo del carbone.

L’energia si basa sul riutilizzo intelligente, e sarà alimentata dalle alghe che si trovano nel Danubio, fiume che bagna le sponde del neonato Stato. Insomma, un piccolo paradiso che si propone di diventare un’oasi nel cuore dell’Europa 100% ecosostenibile. Bioenergia, elevazione verticale, riciclo, agricoltura urbana: queste le particolarità garantite dallo Stato “Libero” per eccellenza.