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Liliana Segre non si fida di Giorgia Meloni: “45 motivi per essere preoccupata”

Liliana Segre è stata ospite di Fabio Fazio durante l’ultima puntata della trasmissione di Rai3, Che tempo che fa. La senatrice a vita ha toccato diversi temi della politica e dell’attualità italiana. A colpire in particolar modo è stato il suo riferimento alla Shoah, lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti, che secondo lei presto non troverà più spazio nei libri di storia. Ma ad interessare l’opinione pubblica è anche il suo giudizio non proprio lusinghiero sul governo appena nato, guidato da Giorgia Meloni.

Liliana Segre

“Sono una delle ultimissime al mondo e con pessimismo e realismo dico che la Shoah sarà trattata in un rigo nei libri di storia, poi non ci sarà più neanche quello – ha ricordato Liliana Segre a Che tempo che fa – Vorrei che nel memoriale della Shoah tu ti facessi guidare da me, io c’ero. Ho vissuto una vicenda familiare in cui mio padre aveva un unico fratello che era un fascista della prima ora, era convintissimo”.

“E c’era un continuo scambio di idee tra mio papà e questo fratello amatissimo. – ha proseguito ancora Liliana Segre – Mio zio si era sposato in camicia nera e, dopo anni di conflitto fraterno, mio zio tagliò dalle foto del matrimonio tutta la sua presenza in camicia nera. C’era allora una borghesia ebraica che aveva aderito al fascismo. Mio zio dopo aver perso tutta la famiglia per le leggi razziste si trovò col rimorso di aver aderito in gioventù al fascismo che gli aveva ucciso il padre, la madre e l’unico fratello. Se c’è ancora l’antifascismo? Ricordando la disperazione di mio zio, dico voglio sperare ci sia ancora”.

Poi il passaggio su Giorgia Meloni. “Ho molto rispetto per la Costituzione, è una guida che tutti dovrebbero avere. – premette Liliana Segre – Il popolo italiano è andato alle urne e ha scelto. Sarebbe facile trovare 45 motivi per i quali essere preoccupata. Ma da laica vorrei stare a vedere, è troppo facile giudicare a priori e seguire il proprio istinto. Io voglio combattere quei pregiudizi che hanno sconvolto molte vite e voglio essere una spettatrice serena”, conclude.

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