I vertici dei servizi segreti di Russia e Usa si sono incontrati oggi ad Ankara, in Turchia. Il primo a pubblicare la notizia in esclusiva era stato il giornale russo Kommersant. Indiscrezione poi confermata direttamente dalla Casa Bianca. Come riferiscono da Washington, alla guida della delegazione americana nella capitale turca c’era il direttore della Cia William Burns. Mentre in rappresentanza dei russi c’era il capo dei servizi di intelligence internazionali di Mosca, Sergei Naryshkin.
È stato lo stesso governo americano a confermare che l’incontro è stato organizzato allo scopo di “mettere in guardia Mosca contro l’uso delle armi nucleari in Ucraina”. Da Washington rassicurano anche gli alleati ucraini, avvertiti prima del vertice, che quest’ultimo “non era in nessun modo volto a negoziare o a discutere qualsiasi soluzione del conflitto in Ucraina”.
Intanto da Bali, in Indonesia, dove è in corso la riunione del G20, il presidente cinese Xi Jinping, durante l’incontro con quello americano Joe Biden, ha assicurato che “la Cina è fin dall’inizio dalla parte della pace e continuerà a incoraggiare i colloqui di pace. Sosteniamo e guardiamo a una ripresa dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina”.
“Allo stesso tempo speriamo che gli Stati Uniti, la Nato e l’Ue conducano dialoghi complessivi con la Russia”, ha aggiunto il presidente cinese secondo una nota diffusa dal governo di Pechino. Sempre da Bali viene reso pubblico il testo finale del G20 che includerà una parte dedicata alle armi nucleari, definendo “inaccettabile” il loro uso da parte di chiunque. Dunque la guerra nucleare tra Occidente e Russia, anche se ancora possibile, si sta trasformando ogni giorno di più in una ipotesi sempre più remota.
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