Da qualche giorno l’emergenza Covid è stata totalmente sostituita sui mass media da quella in Ucraina. L’invasione russa sta monopolizzando anche i talk show televisivi. E così, anche Massimo Giletti si adegua, decidendo di dedicare tutta l’ultima puntata di Non è l’Arena all’argomento. Inevitabile, e probabilmente voluto dagli autori del programma, il solito pollaio tra gli ospiti in studio che si interrompono e si insultano a vicenda. Protagonista involontaria dell’arena è la giornalista russa dell’agenzia Tass, Vera Shcherbakova, costretta a difendersi da numerose critiche. In suo soccorso accorre l’europarlamentare ex leghista, Francesca Donato. Ma il suo intervento fa saltare i nervi a Giletti.

Massimo Giletti sta discutendo con la Shcherbakova del pugno duro utilizzato dalle autorità russe contro tutte le persone che in questi giorni stanno manifestando in favore della pace e contro l’intervento armato in Ucraina. Migliaia le persone fermate, identificate o arrestate a Mosca e nelle altra città della Confederazione. Naturalmente la giornalista della Tass difende l’operato di Vladimir Putin. Posizione con cui il conduttore ovviamente non concorda.

“Guardi che anche Stefano Puzzer in piazza da solo a Roma è stato arrestato. Se dobbiamo parlare della libertà di espressione, non è che proprio diamo dei grandi esempi anche in Italia”, interviene allora Francesca Donato, facendo riferimento ad uno dei leader della protesta italiana contro il green pass. Puzzer in effetti ha subito prima le manganellate e gli idranti della polizia al porto di Trieste. E poi è stato portato in questura a Roma e poi espulso dalla città per un anno a causa della sua protesta pacifica in piazza del Popolo.