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Giletti contro la censura del film sul massacro del Circeo: “Medioevo”

Il ministero della Cultura nega che il film La scuola cattolica abbia subito tagli o censure. Ma la pellicola, che racconta la storia del massacro del Circeo, esce comunque nelle sale cinematografiche con un divieto ai minori di 18 anni. Una circostanza che fa imbestialire Massimo Giletti. Il conduttore di Non è l’Arena si sfoga in diretta contro quella che definisce una decisione da “Medioevo”.

Massimo Giletti

“Permettetemi di dire una cosa che veramente mi dà molto fastidio. – dichiara Giletti in apertura di Non è l’Arena del 6 ottobre – Io pensavo che l’Italia fosse uscita dal Medioevo. E invece purtroppo prendo atto che non è così. Domani esce un film, La scuola cattolica, che racconta il massacro del Circeo quando, nel 1975, vennero uccise due giovani donne: Donatella Colasanti e Rosaria Lopez (in realtà solo la Lopez morì dopo le violenze ndr). Vennero massacrate. – si sfoga il giornalista – Una non solo venne violentata, ma venne anche ammazzata. L’altra si salvò per puro caso. Bene, questo film, che racconta questa tragedia, è stato censurato. Censurato”, scandisce sillaba per sillaba.

Giletti manda allora in onda una breve intervista al regista del film, Stefano Mordini, “per dirci le sue emozioni quando ha saputo di questa censura”, chiosa il conduttore. “Ricevere oggi un atto censorio, una censura, una revisione, come comunque la si voglia chiamare, per un film come questo, mi lascia perplesso. Mi inquieta perché è un film che è stato costruito per i ragazzi. I protagonisti sono dei ragazzi”, dichiara Mordini.

“Sin dall’inizio ho pensato che fosse importante proporlo a loro. – prosegue amareggiato il regista – Proprio per dargli uno strumento per poter leggere un domani la realtà. Oppure farsi una coscienza critica su un fatto successo nel 1975, in cui perde la vita una minorenne. Serve a questo il film. Per creare un’allerta. Per fare una riflessione. E quindi credo che non vada censurato, ma solo visto”. La linea torna allo studio e Giletti conclude: “Penso che questo film, anziché venir censurato, dovrebbe essere proiettato nelle scuole. Viene vietato ai minori di 18 anni. Come se chi prende questa decisione non sappia in che mondo vivono i giovani di oggi”.

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