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Lockdown all’italiana, rabbia contro il film di Vanzina: “Nessun rispetto per i morti”

Neanche il tempo di annunciarlo e subito un uragano di polemiche si è abbattuto sul nuovo film di Enrico Vanzina, annunciato in uscita nelle sale italiane per il prossimo 15 ottobre. Intitolata “Lockdown all’italiana”, la pellicola è sembrata a tanti utenti una mancanza di rispetto verso i morti, troppi, che hanno segnato i mesi più duri dell’emergenza coronavirus. La volontà di far ridere e sdrammatizzare non ha incontrato i favori degli spettatori. 

Secondo quanto riporta la sinossi ufficiale del film prodotto da Dean Film e New International, e distribuito da Medusa, si tratta di “una commedia tra risate e riflessioni che racconta la storia di due coppie che stanno per lasciarsi, ma che saranno invece costrette a vivere forzatamente sotto lo stesso tetto a causa del lockdown. Una vera commedia all’italiana”. Neanche il tempo di diffondere in rete la locandina con i protagonisti affacciati ai balconi delle rispettive abitazioni, ed ecco scatenarsi subito il putiferio. “Nella locandina mancano 35mila morti. Ma mi sa che tra le mutande di Greggio e il c*lo di Martina Stella non ci stavano. Pietosi” si legge su uno dei tanti commenti di protesta degli italiani, riportato dal Fatto Quotidiano. E ancora: “Un periodo tragico per milioni di italiani, lutti, famiglie in difficoltà economiche, problemi per mancati servizi sanitari o a persone con disabilità… e ci fate un film COMICO? Inorridisco”.Lockdown all’italiana, interpretato oltre che da Greggio e dalla Stella, anche da Ricky Memphis, Paola Minaccioni e Maurizio Mattoli, sarà il primo film scritto e diretto da Enrico Vanzina dopo la morte nel 2018 del fratello Carlo, regista storico del duo Vanzina dai tempi di Sapore di mare e Vacanze di Natale, mentre Enrico è sempre stato solo sceneggiatore.

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