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Lombardia a picco e vaccini in tilt: dietro il caos la guerra tra Lega e Forza Italia

La Lombardia è in tilt. Non sono bastati Bertolaso e Moratti per sistemare al situazione dopo il siluramento di Gallera. Anzi, i due sembrano aver peggiorato la situazione. Il piano vaccini è nel caos più totale e come se non bastasse continua a consumarsi una guerra intestina tra Lega e Forza Italia nel Pirellone. Un aneddoto raccontato dal Fatto Quotidiano arricchisce la trama. Se confermato, sarebbe clamoroso. Davide Caparini, assessore regionale al Bilancio, e Guido Bertolaso sarebbero addirittura “arrivati alle mani” dopo un post su Aria e i 300 anziani convocati per errore all’ospedale Niguarda. Nell’articolo a firma di Andrea Sparaciari si racconta dei tweet del week end dell’assessore Moratti contro Aria in seguito al caos delle prenotazioni a Cremona, Como, Varese e Monza. (Continua dopo la foto)

Poi si spiega, appunto, che la polemica di Moratti fa parte di un regolamento di conti interno tra Lega e Forza Italia. Infine ecco la bomba: “Quello di Moratti è un siluro politico alla sua stessa maggioranza. Perché attaccare Aria, significa attaccare il potentissimo assessore regionale al Bilancio, Davide Caparini, l’uomo (di Salvini) che con la ex compagna di Matteo Salvini, Giulia Martinelli, fa il bello e cattivo tempo al Pirellone. È Caparini che volle a tutti i costi Aria Spa, creatura informe nata nel 2019 dalla fusione tre società regionali, Arca (Centrale Acquisti regionale), Lispa (Lombardia Informatica) e Ilspa (Infrastrutture Lombarde)”. (Continua dopo la foto)

Per Caparini Arca avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello della Lega in fatto di partecipate. Non a caso proprio Caparini e Guido Bertolaso sono arrivati alle mani la settimana scorsa, dopo il post polemico di Bertolaso per l’ennesimo disservizio di Aria (i 300 anziani convocati erroneamente all’ospedale di Niguarda). Per questo l’attacco di Moratti ad Aria è una spaccatura tra Forza Italia e Lega. (Continua dopo la foto)

Ieri intanto sono andate in scena immagini surreali a Cremona, Varese, Monza e Como. A Cremona erano 600 le dosi a disposizione, ma soltanto 58 cittadini si sono presentati ieri mattina all’hub di CremonaFiere per la somministrazione del vaccino. Ancora una volta per un problema relativo alle prenotazioni gestite da Aria, la società controllata al 100% da Regione Lombardia. Il bello è che la stessa cosa è successa sabato 20 marzo. Medici, infermieri e volontari tutti mobilitati per garantire il numero di dosi programmato e solo 80 utenti presenti invece degli attesi 600. Proprio la Moratti era andata all’attacco di Aria, l’azienda gestita dalla Regione, sabato sera dopo il flop.

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