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Lombardia, altra bufera su Fontana: la Regione sceglie il negazionista Boldi per lo spot

La Regione Lombardia guidata dal leghista Fontana torna al centro della scena per un altro caso. E nelle ultime settimane, a dire il vero, sono sempre di più. Nella giornata di ieri, 20 novembre, avevamo raccontato della guerra che si è aperta tra la Regione e i camici bianchi dopo che le Ats hanno ricevuto il mandato di chiedere indietro i soldi dal 2007 ai medici di guardia. Oggi, invece, a conquistare spazio nella polemica social (e non solo) è la scelta di Massimo Boldi quale testimonial della nuova campagna della Regione contro il Covid. L’attore, originario di Luino (Varese), è stato scelto per pubblicizzare il recente stanziamento di 167 milioni di euro destinato alle categorie escluse dal ‘Decreto Ristori’ del Governo.

Come nella scena del film “Eccezzziunale veramente”, il comico riprende la battuta: “Lo so, lo so, non lo sapessi, ma lo so”. Con saluto finale ai “cipollini lombardi ” e l’invito a resistere. L’estate scorsa, però, Boldi aveva scritto un post su Facebook in cui faceva capire di avere parecchie perplessità sull’emergenza coronavirus, ricevendo una pioggia di critiche. “I potenti del pianeta vogliono terrorizzarci, ci mettono le mascherine per tapparci la bocca, aveva in sostanza scritto l’attore. Che a settembre aveva precisato: “Non sono negazionista, sono scettico“.

Il comico aveva preso chiare posizioni negazioniste, quindi la scelta della giunta non ha convinto molti, tra cui Selvaggia Lucarelli. La giornalista ha pubblicato tre tweet sul suo profilo social, riportando le dichiarazioni di Boldi chiaramente negazioniste, i suoi inviti a non scaricare l’App Immuni. La Lucarelli ha sottolineato come questa decisione non sia stata proprio azzeccata e a sostenere la sua tesi sono le decine di commenti ai suoi post.

Intanto, in Lombardia continuano le polemiche anche per gli scontri con il governo centrale sulla determinazione della zona rossa. I contagi sono sempre tantissimi e gli ospedali sono in sofferenza. Mentre alle porte incomincia a bussare il periodo natalizio. E non sarà proprio un cinepanettone…

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